Sarebbe stato sollevato dall'incarico Don Marco Campedelli, insegnante di religione del Liceo Maffei di Verona, dopo le critiche rivolte al Vescovo in campagna elettorale.
Si tratta di una vicenda che ha sin da subito generato polemiche, fra chi si schiera con l'insegnante e la Diocesi di Verona che pare negare tutto. Cerchiamo di capire cos'è successo.
Sostegno del vescovo al candidato sindaco: le critiche del docente di religione
Secondo quanto riportato da Ansa e Adista, il professore Don Marco Campedelli aveva criticato in una lettera aperta il sostegno del Vescovo al candidato sindaco che "difende la famiglia voluta da Dio e non alterata dall'ideologia del gender". Quello della campagna elettorale svolta anche dai sacerdoti è un evento che un po' ricorda l'Italia del passato. Queste le parole del docente di religione:
"Oggi nel 2022 c'è bisogno che il prete dica ancora alla gente che cosa votare? Siamo sicuri che i laici e le laiche circa la vita, con la sua concretezza, siano meno esperti dei preti (che circa la vita in realtà sono sempre un po' in ritardo?"
Con la lettera aperta, don Marco Campedelli voleva prendere le distanze da quanto suggerito dal vescovo in relazione ai ballottaggi. E per questa lettera sarebbe stato sollevato dall'incarico.
La difesa dei colleghi insegnanti e degli alunni del Liceo Maffei
Come abbiamo anticipato in introduzione, il licenziamento di Don Marco Campedelli ha immediatamente generato polemiche da una parte e dall'altra.
In 63 sono stati i docenti, ex docenti e dipendenti scolastici che si sono schierati con l'insegnante di religione. Nella loro lettera aperta in difesa di Campedelli scrivono:
"Libertà, dubbio, coscienza: tutto questo non fa di Marco Campedelli un cattivo propugnatore di scetticismo e relativismo, ma un maestro di vita, un rispettoso sacerdote della parola, una parola talvolta scomoda, ma per questo capace di provocare le coscienze, accompagnare i giovani nella ricerca della verità"Arriva solidarietà anche da studenti ed ex studenti del Liceo Maffei e dagli Studenti Medi di Verona, che criticano le decisioni del Vescovo, accusato di aver utilizzato il suo potere decisionale per attaccare un docente in aperto dissenso con le sue imposizioni.
Con parole diverse, ma la medesima sostanza, il teologo Vito Mancuso commenta:
"Zenti è l'esponente di quella superata concezione del mondo che papa Francesco deplora insistentemente denominandola "clericalismo". Clericalismo è la concezione del clero come potere, come potere assoluto, a cui anche il potere politico deve su alcune cose sottostare."
Nessun licenziamento: la Diocesi di Verona sulle barricate
Arriva anche la risposta ufficiale della Diocesi di Verona, che in una nota in merito alle polemiche sul licenziamento di Don Marco Campedelli scrive:
"Non c'è nessuna procedura di licenziamento in corso da parte del Servizio diocesano per l'Irc nei confronti del sacerdote Marco Campedelli, anche perché il professore don Marco è incaricato annuale, con contratto che parte del 1 settembre dell'inizio dell'anno scolastico e scade il 31 agosto dell'anno seguente."Da questo punto di vista, la Diocesi di Verona nega totalmente quanto ricostruito dagli organi di stampa. Al contrario, manifesta "vicinanza e stima ai docenti di religione" rassicurandoli che non c'è alcuna deriva gestionale nei loro confronti.
Detto questo, tuttavia, rimane il dubbio su cosa potesse voler dire "sollevamento dall'incarico": se licenziamento o per esempio mancato rinnovo. Probabilmente non lo sapremo mai, almeno fino a settembre.