Dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia da Covid-19 e con la fine dello stato di emergenza, finalmente ritornano le gite scolastiche. Secondo le statistiche, 9 studenti su 10 non vedono l'ora di partire entro la fine dell'anno per trascorrere del tempo con i propri compagni al di fuori delle mura scolastiche e riprendere una vita "normale" dopo anni di reclusione.
Probabilmente le mete scelte dalle scuole saranno prettamente italiane, con andata e ritorno nella stessa giornata, ma poco importa: per i ragazzi conta poter respirare aria nuova, diversa, dal sapore di libertà.
Le scuole ricominciano a piccoli passi
Già durante i primi mesi dell'anno scolastico alcune scuole hanno effettuato delle prove tecniche, tanto che 1 studente su 4 confessa di aver già partecipato a un'attività extrascolastica. Nella maggior parte dei casi si è trattato di una visita in giornata, o al massimo con una sola notte fuori, rimanendo nei paraggi:
- il 36% degli studenti ha visitato luoghi di interesse della propria città;
- il 43% degli studenti si è mosso all'interno della propria regione o in quelle strettamente vicine.
Le norme in vigore, infatti, consentivano spostamenti solo tra zone bianche senza, però, prevedere l'obbligo di green pass per gli studenti per l'accesso a mezzi di trasporto, strutture ricettive e musei.
A seguito dell'eliminazione del sistema a colori e dell'allentamento delle restrizioni, diventa sicuramente più semplice programmare e attuare un viaggio di istruzione:
- il18% degli studenti afferma che un viaggio di istruzione è alle porte;
- il 28% degli studenti conferma che la scuola di appartenenza ha pianificato una gita nelle prossime settimane.
Inoltre, un abbondante 67% dichiara che proverebbe dispiacere se almeno la gita di fine anno non dovesse proprio svolgersi.
Gli unici a prestare poca attenzione alla questione sono, stranamente, i maturandi: ben il 46% di loro accetterebbe senza aver nulla da ridire l'assenza del viaggio di fine anno. La motivazione? Probabilmente la paura dettata dalle nuove modifiche sull'esame di Stato introdotte quest'anno dal ministro Bianchi.
E chi può biasimarli?