Il 23 maggio 2022 ricorre il trentesimo anniversario della strage di Capaci, in cui persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie e magistrata Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo.
In occasione della ricorrenza, sono moltissime le iniziative a Palermo - come nel resto d'Italia - che coinvolgono direttamente gli studenti e il mondo della scuola. Saranno circa mille, provenienti da tutto il territorio nazionale, a essere presenti alle commemorazioni.
Sono attesi anche il Ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi e la presidente della Fondazione Falcone Maria Falcone.
Trent'anni dalla strage di Capaci: gli eventi a Palermo
Come reso noto dal Ministero dell'Istruzione in una comunicazione apposita, una prima manifestazione si terrà a Palermo. Al Foro Italico sono attesi le delegazioni degli studenti, ma la città ospiterà anche 1400 lenzuoli realizzati da 1070 istituti scolastici in risposta all'appello del Ministero e della Fondazione Falcone.
I lenzuoli bianchi furono infatti un simbolo di protesta e ribellione, nel 1992, da parte dei palermitani contro le stragi e la mafia. Oggi verranno esposti al Foro Italico di Palermo e affissi sui balconi dei cittadini che hanno accettato di esporli.
L'evento "La memoria di tutti, L'Italia, Palermo trent'anni dopo", che si tiene alla presenza del Presidente della Repubblica, vede anche la partecipazione di Patrizio Bianchi.
Nel pomeriggio, invece, il Ministro si sposterà a Capaci nel Giardino della Memoria Quarto Savona Quindici, per partecipare al momento del silenzio alle 17:58. Alla stessa ora, saranno presenti anche il Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, Maria Falcone e gli studenti in Via Notarbartolo a Palermo, sotto l'Albero Falcone.
Un milione di euro per attività sui temi del contrasto alle mafie: le parole del Ministro Bianchi
Interviene sul tema del ricordo delle stragi di mafia il Ministro dell'Istruzione. Per Patrizio Bianchi, il perno della scuola deve essere l'educazione alla legalità, quest'anno espressa attraverso il simbolo del lenzuolo che significa coscienza civile, solidarietà e cittadinanza.Queste le sue parole, nell'intervista al GR1 delle 8 su Rai Radio 1:
"La cultura è essa stessa la sfida alla mafia, la scuola è la sfida alla mafia. È la sfida più grossa. La mafia vive di povertà, di povertà educativa, materiale."Bianchi ha assicurato come il Ministero abbia deciso di potenziare le attività, i progetti e i percorsi educativi sul tema della legalità con fondi per un milione di euro:
"Tutto il nostro lavoro è dedicato a fare della scuola il centro del nostro Paese e quindi della pedagogia della legalità. Non soltanto rispettare le leggi, ma essere la legge."
Ricordare Falcone e Borsellino: il cambiamento parte dai giovani, per il giornalista Cusimano
Oltre alle dichiarazioni del Ministro Bianchi, non mancano anche gli spunti di riflessione sul rapporto fra i giudici Falcone e Borsellino e la scuola. Due in particolare vengono dal giornalista d'inchiesta Salvatore Cusimano e dal magistrato Gian Carlo Caselli. Per il giornalista che seguì il maxi-processo, i due giudici hanno contribuito a plasmare la moderna lotta alla mafia, grazie a norme giuridiche e strumenti di antimafia, come la DIA. Inoltre, ricorda Cusimano:
"Borsellino era estremamente disponibile verso le nuove generazioni, andava nelle scuole come aveva fatto Dalla Chiesa, che tra le sue primissime iniziative a Palermo scelse di parlare con i ragazzi nelle scuole".Il discorso, così come anche il rapporto fra Borsellino e la scuola, che certifica l'importanza dell'istruzione come modalità di contrasto alle mafie. Laddove queste vivono di ignoranza, la scuola contribuisce a maturare una coscienza civile. Dal canto suo, Gian Carlo Caselli porta la riflessione più in là:
"Entrambi hanno visto una serie di nefandezze, di illegalità, di scempio della democrazia, di compravendita di voti. Eppure non si sono voltati dall'altra parte. [...] Ricordarli significa essere sempre vivi e denunciare ciò che non va, stando al fianco di chi combatte l'illegalità."
Non solo Palermo: le altre iniziative per ricordare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
Oggi a Palermo sono previste diverse delegazioni di studenti da tutta Italia per le commemorazioni delle stragi di Capaci e Via D'Amelio. Ma le manifestazioni non si limiteranno al solo capoluogo siciliano.
Già all'aeroporto di Palermo, è stata inaugurata la mostra permanente "L'eredità di Falcone e Borsellino". A Catania invece gli studenti del Liceo artistico nazionale E. Greco hanno realizzato un'installazione artistica sulla scalinata del Palazzo di Giustizia, con l'immagine di Falcone sorridente accanto a Borsellino.
Milano ha deciso di dedicare dieci giorni di iniziative per la legalità e la lotta alle mafie, così come anche la provincia di Monza e Brianza che organizzerà una serie di incontri per il ricordo e la discussione.
Le commemorazioni andranno da nord a sud, e dal centro alle periferie. Che la scuola abbia una funzione vitale per la cultura della legalità, lo ricorda anche il Ministro Bianchi nel rivolgersi agli insegnanti delle realtà più difficili:
"Raccontate. Fate che i vostri ragazzi raccontino. Fate che abbiano il possesso della parola. A loro dico: state svolgendo una funzione importantissima per questo nostro paese. State dando le parole e la voce a coloro che non l'hanno."