Negli ultimi tempi, più che in passato, i docenti sono stretti fra la violenza delle istituzioni e quella degli studenti. Da una parte, quindi, c'è la maggiore precarietà di un mestiere che dovrebbe costituire la spina dorsale della scuola. Dall'altra parte, invece, ci sono i continui atti di bullismo degli studenti ai danni dei loro insegnanti, come il recente caso della docente colpita da pallini di gomma e ripresa con un cellulare. C'è tuttavia da segnalare una terza casistica, ossia quella della violenza da parte dei genitori ai danni degli insegnanti, come accaduto a Ferrara.
Colpisce il professore con un pugno al volto: l'ultimo caso di violenza sui docenti
Accaduto prima di Natale, ma reso noto soltanto adesso, il caso riguarda un docente e una studentessa di un istituto superiore della provincia di Ferrara. Nel corso delle lezioni, l'insegnante aveva ripreso la studentessa e al diverbio era seguita una discussione fra i due. La ragazza si era poi rivolta al patrigno che, dopo aver atteso all'uscita il docente, lo ha colpito con un pugno al volto.
Dopo essersi recato al pronto soccorso, il professore ha sporto querela, atto che ha permesso ai carabinieri di identificare il presunto responsabile e denunciarlo. A ben vedere, si potrebbe definire con ironia l'accaduto come "l'ennesimo caso isolato", una tendenza alla violenza contro i docenti che si fa sempre più frequente.
Inoltre, non si può non pensare alle parole di Concita De Gregorio su un altro caso - quello della docente che ha denunciato un'intera classe - ma che possono essere generalizzate:
"Non esistono teppisti per corredo genetico, dato in natura a un'intera generazione: esistono adulti di riferimento che tollerano e molto spesso difendono comportamenti inaccettabili."
Studenti preoccupati dopo la denuncia: le parole del padre di uno dei ragazzi coinvolti
A proposito della docente vittima di bullismo da parte dei suoi studenti, ci sono aggiornamenti oltre alla denuncia presentata contro l'intera classe.
Il padre di uno dei ragazzi coinvolti ha rilasciato alcune dichiarazioni Corriere del Veneto:
"Mio figlio è esploso in lacrime. Ha pianto per giorni. L'ho rimproverato e poi punito togliendogli il cellulare. Si è reso conto di quanto accaduto con la denuncia della professoressa avvenuta nei giorni scorsi."Il padre dello studente racconta poi dei tentativi, vani, di scusarsi personalmente con la docente e dell'atteggiamento a suo dire poco conciliante dell'istituto scolastico. Al netto di questa presa di posizione e dell'avvenimento che l'ha resa necessaria, restano tuttavia alcune criticità in tutta la vicenda. Gli studenti infatti:
- non sono ancora stati sospesi;
- hanno compreso quello che hanno commesso soltanto dopo l'arrivo della denuncia.
Conclude il padre:
"I ragazzi sono tutti preoccupati, non solo mio figlio. Una volta raggiunti dalla notizia della denuncia hanno realmente capito a distanza di mesi quello che hanno fatto."La speranza è, a questo punto, che non debbano servire le denunce per porre fine, tardivamente, agli atti di violenza ai danni degli insegnanti.
Violenza contro i docenti: cosa dice il Decreto Sicurezza Bis e cosa deve fare il Dirigente
Il principale riferimento normativo sui casi di violenza contro i docenti è il Decreto sicurezza bis, ossia la conversione in legge con modificazioni del DL n. 53/2019. Il reato è quello di oltraggio a pubblico ufficiale e, a tale proposito, nel testo si legge:
"Chiunque, in luogo pubblico o aperto al pubblico e in presenza di più persone, offende l'onore e il prestigio di un pubblico ufficiale, mentre compie un atto d'ufficio e a causa o nell'esercizio delle sue funzioni è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni."Per capire cos'è un'offesa all'onore e al prestigio di un pubblico ufficiale, viene in aiuto il Codice Penale. Secondo gli artt. 339 e 336, si tratta infatti di casi di:
- offese, percosse, lesioni e violenza privata;
- resistenza a pubblico ufficiale;
- stalking, minacce e diffamazione.
Di conseguenza, il docente oggetto di aggressione verbale o fisica deve innanzitutto informare il Dirigente Scolastico con lettera scritta. Inoltre, deve anche chiedere che siano presi provvedimenti perché possa svolgere il proprio lavoro in condizioni di sicurezza.
Infine, se sono stati riportati traumi o ferite, il docente deve recarsi al pronto soccorso e chiedere il rilascio del certificato medico, da allegare poi alla denuncia.
Dal canto suo, il Dirigente Scolastico dovrà - una volta avvisato dell'episodio accaduto - presentare una denuncia in relazione ai reati perseguibili d'ufficio.