Nel corso della giornata di oggi, 29 ottobre, si terranno ad Arezzo gli "Stati generali dell'Istruzione".
In questo incontro, il ministro Bianchi si confronterà con rappresentanti di docenti e studenti, sindacati, dirigenti scolastici, l'Ufficio Scolastico Territoriale, la Regione Toscana e Riccardo Nencini presente in qualità di Presidente della Commissione Istruzione e Cultura del Senato.
Un'iniziativa voluta e prospettata già da tempo dal ministro dell'Istruzione come dichiarato quest'estate durante l'incontro con il segretario di comparto Flc Cgil Francesco Sinopoli e il segretario generale Landini, verificatosi in occasione dell'iniziativa "La scuola dell'inclusione".
Quale futuro per la scuola. L'opinione di Riccardo Nencini
Il presupposto di partenza del ministro Bianchi è quello di arrivare, tramite un lavoro corale, a identificare i punti centrali del cambiamento al quale la scuola deve sottoporsi per modernizzarsi e stare al passo coi tempi.
Bianchi afferma infatti che il modello scuola chiusa, tutta basata sui programmi non funziona più. Servono sperimentazioni e novità, per altro già in parte portate avanti, in maniera eterogenea, da varie scuole nel corso d'Italia.
Gli fa eco Riccardo Nencini. Intervistato in questi ultimi giorni dal quotidiano "La Nazione", il Presidente della Commissione Istruzione e Cultura del Senato ha dichiarato di voler lavorare ad una scuola che metta al centro la contemporaneità, con l'obiettivo di creare un ponte ideale tra scuola, università e lavoro.
Più spazio quindi allo studio della storia contemporanea, di personaggi culturalmente influenti come il fumettista romano ZeroCalcare e di lingue come il cinese, la cui conoscenza è altamente spendibile sul mercato globale del lavoro.
Non manca anche una piccola stoccata all'azione di governo: Nencini sottolinea infatti come servano meno banchi a rotelle e più insegnanti stabilizzati.
Ironia a parte, il suo punto di vista è comunque vicino e complementare a quello del ministro Bianchi che già da tempo insiste sul rinnovamento delle materie di studio con un focus particolare sulla materie scientifiche, matematiche e tecnologiche.
Questa tendenza del ministro trova piena applicazione nella proposta di riforma degli istituti tecnici e professionali.
Educazione fisica alle elementari. Le novità della Legge di Bilancio
Nel corso degli Stati Generali troverà ovviamente spazio anche la discussione della Legge di bilancio e il modo in cui questa impatterà sul mondo della scuola. È notizia delle ultime ore l'introduzione dell'educazione fisica in quarta e quinta elementare, previa assunzione, tramite concorso, di docenti laureati in scienze motorie.
70.000 le assunzioni stimate, rese possibili grazie ai fondi del PNRR. L'obiettivo sarebbe quello di migliorare lo stile di vita dei giovanissimi.
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