Nonostante si possa pensare diversamente, l'introduzione dell'Assegno Unico e Universale non ha del tutto sostituito l'Assegno per il Nucleo Familiare che, in alcune situazioni, può ancora essere richiesto. Bisogna solo attenersi ad alcuni parametri, elencati in dettaglio di seguito.
Assegno per il Nucleo Familiare
L'INPS, tramite apposita circolare n.65 del 30 maggio 2022, ha finalmente comunicare gli importi dell'Assegno per il Nucleo Familiare che varranno per il periodo compreso tra il 1° luglio 2022 e il 30 giugno 2023.
Ogni anno,il calcolo degli importi da parte di INPS avviene tenendo conto dei dati ISTAT in merito alla variazione dell'indice dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati che, tra il 2021 e il 2022, è risultata pari al + 1,9%.
Dato che il DL n.230 del 29 dicembre 2021 ha istituito l'Assegno Unico e Universale per i figli a carico,i nuovi livelli di reddito familiare coinvolgono esclusivamente i nuclei familiari composti da coniugi, fratelli, sorelle e nipoti.
Per visualizzare gli importi in base ai componenti del nucleo familiare basterà consultare l'allegato all'ordinanza reperibile sul sito dell'INPS a questo link.
Assegno Unico e Universale
In poche parole, l'Assegno Unico e Universale (AUU) è rivolto ai nuclei familiari con figli a carico. Chi non presenterà domanda entro il 30 giugno 2022 avrà comunque diritto a ricevere gli arretrati a partire dal mese di marzo. Per i nuovi nati, invece, l'assegno decorre dal settimo mese di gravidanza.
L'importo dell'AUU viene calcolato secondo il valore ISEE; chi non dovesse presentarlo, riceverà comunque l'importo minimo previsto (cioè 50 euro per ogni figlio a carico) e potrà presentare la documentazione anche in un secondo momento.
Coloro che hanno figli a carico maggiorenni e fino a 21 anni di età hanno diritto all'AUU solo se questi ultimi frequentano o sono iscritti:
- in una scuola, sia pubblica che privata, dalla durata di 5 anni finalizzata al conseguimento del diploma di scuola secondaria superiore;
- a un percorso di formazione professionale regionale, al quale si accede dopo la scuola media e che, generalmente, ha una durata di 3 o 4 anni, finalizzato al conseguimento di una qualifica professionale;
- a un percorso di istruzione e formazione tecnica superiore, sia pubblico che privato, al quale si accede con in possesso il diploma di scuola superiore, dalla durata di 1 anno, finalizzato alla specializzazione professionale di 4° livello EQF;
- a un istituto tecnico superiore biennale o triennale, al quale si accede con il diploma di scuola secondaria, finalizzato al conseguimento della qualifica di tecnico superiore di 5° livello EQF;
- a un corso di laurea riconosciuto dall'ordinamento.