Il ministro Valditara ha inviato all'UE una nuova proposta per le assunzioni scuola 2023. Si pensa infatti ad una stabilizzazione dei precari con 3 anni di servizio e 24 CFU. Il provvedimento farebbe slittare l'entrata in vigore del nuovo sistema di reclutamento al 2025 e sarebbe una misura esclusiva per il 2023. La decisione spetta ora a Bruxelles.
Entro il 10 febbraio si decide sulla stabilizzazione dei precari per il 2023
La proposta del ministro dell'Istruzione e del Merito sarà dunque vagliata dalla Commissione Ue. In caso di approvazione, le modifiche proposte per la stabilizzazione dei precari nel 2023 farebbero parte di un decreto legge PNRR la cui approvazione dovrebbe arrivare entro il 10 febbraio.
La procedura straordinaria - si sottolinea ancora in via esclusiva per il 2023 - porterebbe quindi all'assunzione dei docenti dalle rispettive GPS. Gli insegnanti dovrebbero inoltre intraprendere degli appositi percorsi formativi per adeguarsi agli standard richiesti dalle procedure selettive.
L'obiettivo è quello di procedere con l'assunzione a tempo indeterminato per settembre 2023, utilizzando quindi l'anno scolastico come anno di prova e formazione. I docenti già presenti in GPS vedrebbero confermato il contratto a tempo determinato che varrebbe come anno per la formazione e il tirocinio, con annesso conseguimento dei CFU mancanti.
Rimangono le prove da sostenere dopo l'anno di prova e formazione: una scritta e una orale, al cui superamento l'insegnante diventa a tutti gli effetti insegnanti di ruolo.