Come evidenziato dal monitoraggio dei contagi per la fine di ottobre, sono in aumento i casi di Covid fra i giovani e i giovanissimi.
Per la scuola, ciò vuol dire anche un aumento:
- dei focolai nelle strutture scolastiche;
- del ricorso alla quarantena per intere classi.
Se infatti fino a qualche settimana fa si poteva considerare trascurabile il cosiddetto effetto scuola, dall'inizio di Novembre la situazione è cambiata, come anche nel resto d'Italia.
I principali focolai di Covid nelle scuole italiane
Rispetto alla percentuale di classi in quarantena che avevamo rilevato a fine ottobre, simile da nord a sud Italia, oggi i dati dei contagi compongono un mosaico diverso. Infatti, a far scattare i primi allarmi sono soprattutto tre regioni. Da una parte c'è la Lombardia, con 376 classi in quarantena e un totale di 7.682 studenti e 212 dipendenti scolastici che sono finiti in isolamento.
Dall'altra parte c'è il Veneto, con le due province di Padova e Belluno che presentano numeri importanti:
- 51 classi di scuola elementare a Padova hanno avuto casi di positività al Covid e sono quindi sottoposte a controllo, in attesa dei risultati dei tamponi;
- sempre a Padova, 34 classi sono invece in quarantena;
- il comune di Longarone in provincia di Belluno, infine, ha confermato 24 positivi al Covid in una scuola.
A preoccupare è però anche la situazione in Puglia, con classi in quarantena e stop alle lezioni in presenza in provincia di Foggia, nel Barese e in provincia di Taranto. Colpisce il dato riguardante il grado scolastico: nella maggior parte dei casi si tratta infatti di scuole primarie. Come avevamo rilevato, l'incidenza dei contagi è infatti maggiore nella fascia d'età inferiore ai 10 anni, in cui peraltro non è neanche prevista la vaccinazione.
La situazione del Covid in Italia
L'aumento di contagi, isolamenti e quarantene nella scuola è lo specchio di quanto sta accadendo a livello nazionale. Sebbene i casi di Covid non siano neanche paragonabili a quelli dell'autunno 2020, non si può negare che la curva sia leggermente in salita.
Ieri sono stati riscontrati oltre 5 mila nuovi casi, ma con un'incidenza bassissima dello 0,7%. Gli attuali positivi sono oltre 85 mila, mentre la situazione rimane per il momento stabile:
- nei reparti ospedalieri ordinari, dove sono ricoverate 3.029 persone;
- nelle terapie intensive, con 381 posti occupati.
Come già avvenuto l'anno scorso, il mese di novembre sarà cruciale per capire qual è la direzione presa dalla pandemia. Oltre a questo, i dati saranno utili anche per stabilire se lo stato di emergenza e il green pass verranno estesi anche nel 2022.