Nella giornata di martedì 22 febbraio il ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi è stato coinvolto in un interessante confronto con i rappresentanti del Forum degli studenti.
Avvenuto in videoconferenza, il confronto ha rimesso al centro l'opinione degli studenti su tanti temi importanti: dall'esame di maturità e le sue modalità, all'alternanza scuola lavoro, fortemente criticata dopo i recenti fatti di cronaca, ma anche più in generale la questione dell'orientamento.
Tanti confronti, ma gli studenti rimangono insoddisfatti
Il ministro Bianchi sta promuovendo diverse iniziative di incontro e dialogo con studenti e studentesse di tutta Italia. Oltre alla videoconferenza appena citata, stanno venendo avviati tavoli tematici con gli studenti delle consulte per cercare di dar vita a una scuola migliore.
Un desiderio condiviso e sempre più impellente, specie dopo le tragiche morti avvenute durante i percorsi di formazione professionale e orientamento al lavoro (la vecchia alternanza scuola-lavoro).
L'insoddisfazione degli studenti però non diminuisce. La Rete degli Studenti Medi ha lamentato una certa noncuranza del ministro, reo secondo loro di aver interpellato le associazioni studentesche solo dopo sei mesi di silenzio e dopo aver riabilitato la struttura classica dell'esame di maturità per l'anno scolastico 2021/2022.
Gli studenti si sono inoltre mostrati fortemente in disaccordo con la politica dell'orientamento, chiedendo un ripensamento radicale della politica che lega il mondo della scuola a quello del lavoro.
Un tema che si ricollega a quello della salute psicologica, spesso trascurata nelle scuole italiane. Per supportare il benessere psicologico e sensibilizzare sul tema, gli studenti hanno lanciato la campagna "Chiedimi Come Sto".
Sull'esame di maturità, sempre la Rete degli Studenti Medi - nella persona di Tommaso Biancuzzi - ha dichiarato tutta la propria frustrazione, definendo il ritorno a un esame più classico un "Errore enorme", figlio del mancato ascolto non solo degli studenti ma di tutto il mondo della scuola.
A Palazzo Chigi ianchi incontra Messa e Garofoli. Si è discusso anche del Pnrr
Bianchi si è anche riunito a Palazzo Chigi, insieme alla ministra dell'Università e Ricerca Maria Cristina Messa e al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Roberto Garofoli.
L'incontro ha avuto come scopo la valutazione delle competenze dei due ministri, toccando poi gli argomenti dell'esame di maturità, dei test di ingresso all'università e dei progetti legati al PNRR.
In realtà sull'esame di maturità sembra ormai ci sia poco da dire, con il ritorno alla struttura tradizionale con le tre prove scritte (anche se la seconda sarà scelta dai docenti e non nazionale come in precedenza).
La novità potrebbe stare in un nuovo modo di attribuire i punteggi derivanti da valutazione triennio finale, prove scritte e prova orale. Novità previste anche per i test di ingresso a numero chiuso, con una riforma che dovrebbe vedere la luce il prossimo anno a partire dalla facoltà di medicina.
Riguardo il PNRR, i progetti rimangono in attesa dello sblocco dei fondi, a seguito della proposta già inviata all'Unione Europea. Se tutto procedesse regolarmente, dovrebbero arrivare circa 15 miliardi di euro, ripartiti in più annualità, per intervenire sulla scuola.
