La Carta Docente, il bonus dal valore di 500 euro, appannaggio dei docenti di ruolo fino ad ora, correva il rischio di non essere riconfermata negli attuali dibattiti in corso al Governo sul varo della Legge di Bilancio. Niente panico, però, grazie ad un decisivo ripensamento parlamentare che torna a disporla anche per il prossimo anno scolastico. Ma mentre i più esultano entusiasti, si alzano al contempo la voce di quanti docenti non ancora stabilizzati rivendicando l'estensione del diritto anche a loro.
L'estensione ai non stabilizzati
È ufficiale: la notizia dell'abolizione del bonus docenti è stata stralciata e non inserita nel nuovo piano previsto dalla Legge di Bilancio. A dichiararlo è Caterina Altamore, responsabile di "Scuola Sicilia" che si dice soddisfatta del dietrofront governativo in quanto "permetterà ai docenti di poter fruire di queste risorse per la formazione e l'aggiornamento continuo" - commenta. Un provvedimento sicuramente "giusto", nelle sue parole, ma tuttavia non ancora sufficiente ad accontentare le esigenze del vasto pubblico costituito dal personale docente. Ciò a cui dovrebbe ora puntare il Governo - obiettivo della stessa Altamore e di alcuni partiti politici e sigle sindacali - dovrebbe essere quello di estendere il beneficio anche ai docenti non ancora stabilizzanti, dunque al momento precari, e riservare così il bonus all'incremento dell'offerta formativa loro riservata.
Una strategia che riscuoterebbe sicuramente tanti consensi e che vedrebbe un alleggerimento delle spese sostenute dai docenti per la loro formazione e aggiornamento (stabilizzati e non). Ma i dubbi sulla sua approvazione restano ancora innumerevoli date le stime di bilancio economico non del tutto incoraggianti sul tema.