Nonostante lo Stato italiano sia per definizione laico, nelle scuole del bel paese vi è una figura che si occupa di fornire agli alunni un'educazione religiosa. Nel corpo dei docenti di ogni istituto scolastico vi è dunque un insegnante di religione a cui è affidato proprio questo ruolo. Oggi scopriremo come si fa a diventarlo, quali sono i requisiti che gli sono richiesti, quali sono i suoi compiti e quanto prende di stipendio.
Chi è l'insegnante di religione cattolica?
Come al solito il nostro primo passo sarà dare una definizione di insegnante di religione rispondendo in primis alla domanda "chi è?". Spesso abbreviato con l'acronimo IdR, l'insegnante di religione è una figura che acquista sempre più importanza nella scuola e si occupa appunto di impartire un'educazione religiosa agli alunni in ambito scolastico.
La sua figura è stata istituita per avere un insegnante che svolgesse un ruolo di educazione e formazione religiosa ma in chiave laica, presentando la religione come oggetto di analisi culturale evidenziando le caratteristiche proprie della materia che nel corso dei secoli sono state elencate da discipline teologiche e non. Proprio per questo l'insegnante di religione di differenzia da altre figure che insegnano la religione cristiana a scopi iniziatori, come il catechista ad esempio.
Requisiti per Fare l'insegnante di religione
Da quanto detto è facilmente deducibile che per fare l'insegnante di religione e svolgere i compiti di educazione e formazione religiosa degli alunni occorrano certe competenze specifiche relative sia alla pedagogia che alla teologia.
Scendendo nel dettaglio possiamo affermare che quei requisiti cambiano a seconda dell'ordine scolastico in cui l'insegnante scegliere di svolgere la propria professione che ricordiamo sono:
Dopo aver intrapreso il percorso di studi idoneo alla scuola in cui si vuole insegnare, proprio come tutti gli altri docenti, all'insegnante di religione è richiesto un continuo aggiornamento delle proprie competenze.
Adesso però soffermiamoci sui requisiti, ovvero i titoli di studio che sono richiesti per i vari ordini scolastici.
Come diventare insegnante di religione nella scuola secondaria
Per insegnare religione nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado bisogna conseguire uno dei seguenti titoli accademici:
- Baccalaureato ovvero il primo titolo di studio delle Università Pontificie;
- Licenza o Dottorato in teologia o nelle discipline ecclesiastiche;
- Attestato di compimento del corso di studi teologici in seminario maggiore;
- Laurea Magistrale in scienze religiose approvata dalla Santa Sede;
Come diventare insegnante di religione nella scuola primaria
Per insegnare nella scuola primaria i titoli sono i medesimi di quelli sopra citati, la differenza che in questo grado scolastico l'insegnamento e la formazione religiosa può essere impartita anche da:
- sacerdoti;
- diaconi;
- religiosi in possesso di qualifica riconosciuta dalla Conferenza Episcopale Italiana;
- Insegnanti della classe con master specifico di secondo livello Approvato dalla Conferenza Episcopale Italiana;
Idoneità all'insegnamento della religione cattolica
Per diventare insegnante di religione non basta soltanto il titolo di studio riconosciuto dallo stato, ma occorre anche il "consenso" della chiesa.
Si parla in questo caso di idoneità all'insegnamento della religione cattolica conferita dal vescovo della diocesi sulla base del riconoscimento che soggetto abbia tra i suoi requisiti:
- conoscenza qualificata dei precetti e del pensiero del cristianesimo;
- abilità pedagogica;
- coerenza con la fede cristiana professata e vissuta nella comunità;
Come fare domanda per insegnare religione
La domanda per insegnare religione cattolica deve essere presentata all'Ufficio scuola della diocesi di compentenza.
Sarà poi tale ufficio, sulla base dei propri elenchi, a proporre gli insegnanti ai dirigenti scolastici o al dipartimento provinciale che ne hanno bisogno, comunicando i seguenti elementi:
- il nominativo del candidato;
- le ore di IRC da coprire;
- sedi dove prendere servizio;
Gli stessi elementi saranno proposti dall'ufficio diocesano ai dirigenti anche per effettuare:
- supplenze brevi;
- supplenze annuali su ore libere e vacanti;
- supplenze annuali fino al termine delle attività didattiche;
In questi casi, una volta ricevuti i suddetti dati, il dirigente procede con la stipulazione di un contratto a tempo determinato secondo i termini stabiliti.
Per gli insegnanti di religione a tempo indeterminato, divenuti titolari di sede a seguito del superamento di un concorso, si procede con la conferma della cattedra.
Per quanto riguarda richieste di mobilità o esigenze che prevedono uno spostamento di sede, leoperazioni sono coordinate dall'intesa dell'autorità scolastica e di quella ecclesiastica.
Come vengono reclutati gli IdR
Principalmente ci sono tre diverse categorie di IdR, di conseguenza sono diverse anche le modalità di reclutamento:
- Insegnanti di Religione cattolica a tempo indeterminato,
che hanno superato i concorsi a cui viene assegnato un contratto di ruolo e possono partecipare alle procedure di mobilità previa intesa con la Diocesi; - Insegnanti di religione cattolica incaricati o supplenti annuali,
il cui contratto è stipulato dal Servizio per il Reclutamento e gestione del personale della scuola in collaborazione con l'Ufficio Scuola diocesano. - Insegnanti di Religione cattolica supplenti brevi,
il cui contratto viene stipulato dal Dirigente scolastico su proposta dell'Ufficio Scuola diocesano.
Se il docente in questione presta servizio in più scuole, sarà l'istituto in cui egli è incaricato per più ore di servizio a concordare con gli altri istituti la richiesta per la supplenza temporanea da inoltrare alla Diocesi