I dati sui contagi da Covid-19 ricominciano a salire, con le terapie intensive che tornano a riempirsi e un Governo che si trova a dover fronteggiare una quarta ondata appostata dietro l'angolo. Inevitabile, quindi, l'organizzazione di un nuovo vertice, che si terrà questa settimana prima della cabina di regia e che darà vita a un nuovo decreto.
Stavolta, gli obiettivi del Governo sono due: essere inflessibili con i no-vax e premiare chi, invece, ha deciso di immunizzarsi. Tutto questo, sulla scia di decisioni già prese da altri Paesi europei come Austria, Germania, Belgio e Olanda, costretti a nuove chiusure e restrizioni, considerando che l'Italia ha un vantaggio a suo favore: il numero più alto di vaccinazioni.
Si lavora al "super green pass"
Come preannunciato dal ministro Brunetta, il Governo parla di "super green pass" che permetterebbe di distinguere chi è vaccinato da chi non lo è. Si tratta di una semplice ipotesi, ma sarebbe probabilmente l'unica soluzione per salvare il Natale: se i contagi dovessero ancora aumentare, infatti, non è da escludere l'introduzione di nuove restrizioni per locali e ristoranti e l'obbligo di indossare la mascherina anche all'aperto.
Altro oggetto di discussione il green pass obbligatorio per usufruire dei mezzi pubblici e per tutti gli impiegati della Pubblica Amministrazione: la certificazione verde durerebbe 9 mesi (e non 12) e la terza dose verrebbe autorizzata dopo 5 mesi (e non 6) dall'ultima somministrazione. Al contempo, la validità dei tamponi verrebbe ridotta a 48 ore per i molecolari e a 24 ore per gli antigenici.
La proposta delle 2G su modello tedesco
Alcuni governatori, poi, sosterrebbero il modello tedesco basato sulle 2G, cioè vaccinati (Geimptf) e guariti (Genesen): il green pass, quindi, verrebbe rilasciato solo a queste due categorie, mentre alla terza categoria (che comprenderebbe i non vaccinati) verrebbe permesso di poter effettuare il tampone per recarsi sul posto di lavoro ma negato l'accesso alle attività ricreative, sociali e culturali svolte in bar, ristoranti, piscine, palestre, teatri, cinema, stadi e discoteche.
Green pass e scuola
Per quanto riguarda, invece, il mondo della scuola, si torna a parlare di un ipotetico obbligo vaccinale come per i sanitari, dato che il personale scolastico entra a contatto con un numero elevato di persone. Molti insegnanti, infatti, richiedono già da tempo una corsia preferenziale per ricevere la terza dose, mentre dall'Ema si aspetta ancora la conferma per la somministrazione del vaccino alla fascia d'età 5-11 anni.