Con il 31 marzo finirà lo stato di emergenza in Italia e il Governo ha già deciso di eliminare le mascherine al chiuso dal 1° aprile in generale e a scuola a partire dal 1° maggio. Questa decisione, però, non ha convinto tutti, soprattutto virologi e matematici che non hanno esitato a esprimere le loro perplessità.
Pregliasco: togliendo le mascherine al chiuso ci sarà una nuova ondata
La prima critica arriva da Fabrizio Pregliasco, direttore dell' IRCSS Galeazzi di Milano, che ha avvertito sulla probabilità di una nuova ondata di contagi nel caso in cui si decidesse realmente di eliminare l'obbligo di mascherina al chiuso. In merito allo stop al green pass non ha avuto niente da ridire, ma ha anche aggiunto che "c'è la possibilità di tornare indietro se il numero dei ricoverati e delle terapie intensive si alza come in passato".
I dati non mentono: i dubbi di Sebastiani
Da chi studia l'andamento dei numeri il giudizio è ancora più negativo. In prima linea c'è Giovanni Sebastiani, dell' Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘ M.Picone' del Cnr, secondo il quale l'allentamento di alcune restrizioni sia inopportuno e ingiustificato a fronte dei dati epidemiologici e sanitari attuali.
Sottolineando che "l'aumento dell'occupazione ospedaliera in più della metà delle regioni/province autonome italiane, un livello nazionale di incidenza di positivi nella settimana scorsa di circa 800 casi per 100.000 abitanti, aumentato di circa il 40% rispetto alla settimana precedente, un valore medio dell'Rt al 2 marzo di 0.94 in aumento, in media, dello 0,10 ogni sette giorni", Sebastiani ha motivato il suo dissenso, invitando il Governo a ragionare.
Altrettanto inopportuna è, sempre secondo il matematico, la scelta di limitare la quarantena obbligatoria solo ai positivi, dato che la variante Omicron (attualmente la più diffusa in Italia) ha "ripercussioni significative anche sull'occupazione negli ospedali e che ha provocato più di 900 morti nella settimana scorsa, pari a circa quelli di tre terremoti dell'Aquila".
Insomma, sia Pregliasco, sia Sebastiani non sono assolutamente d'accordo con il Governo e preferirebbero che, almeno per il momento e soprattutto con l'arrivo degli ucraini nel nostro Paese, non si abbassasse la guardia.
Vaccinazione bambini: necessaria anche dopo aver contratto il Covid
Di recente è stata pubblicata una ricerca effettuata presso l'Università del Texas di Huston sui bambini colpiti da Covid-19 che, a seguito del virus, svilupperebbero degli anticorpi della durata di almeno 7 mesi.
La ricercatrice a capo dell'analisi, Sara Messiah, ha però sottolineato quanto sia sbagliato, da parte dei genitori, pensare che i propri figli siano del tutto protetti dopo aver contratto il virus, anzi: nonostante lo studio sia incoraggiante, la soglia di protezione rimane ancora del tutto sconosciuta. Pertanto dichiara che: "Abbiamo a disposizione il vaccino che è un ottimo strumento per dare ai bambini ulteriore protezione".
In ogni caso,l'ultima parola spetta sempre e solo al Governo. Si attendono le sue prossime mosse, con la speranza che l'allentamento delle restrizioni non sia solo l'inizio di un'ulteriore crisi sanitaria.
