Il ministro della salute Roberto Speranza, in occasione del prossimo Consiglio dei Ministri, introdurrà due nuovi provvedimenti:
- l'obbligo vaccinale con terza dose per tutto il personale sanitario sia ospedaliero, che delle RSA;
- la riduzione della validità del green pass da 12 a 9 mesi, che riguarderà anche la scuola.
Entrambe le proposte dovrebbero partire già dal mese di dicembre, ma sono ancora tante le domande che restano senza risposta, come quella in merito ai tamponi: come bisogna procedere, infatti, per ottenere la certificazione verde?
In attesa di un riscontro, il ministro preannuncia che lo stato di emergenza verrà prorogato di altri 6 mesi oltre la precedente scadenza fissata, cioè il 31 dicembre 2021, arrivando fino alla prossima estate.
Previsti ulteriori provvedimenti in caso di aumento dei contagi
Detto questo, è altamente probabile che vengano introdotte ulteriori direttive nel caso in cui i contagi dovessero continuare a salire, soprattutto durante il periodo natalizio. Obiettivo primario del Ministero, infatti, è di tenere sotto controllo la situazione nonostante la possibilità di nuove varianti associate alla stagione invernale.
Sicuramente, i primi a poter essere oggetto di restrizioni potrebbero essere i centri storici e le principali vie dello shopping: entrate a numero chiuso e transennamenti potrebbero aiutare a limitare i contagi. Anche i mercatini di Natale potrebbero subire cambiamenti, con diminuzione degli stand, accesso contingentati e controllo del green pass.
Infine, pranzi e cene di Natale potrebbero essere concessi in zona bianca, mentre in zona gialla si limiterebbero i posti consentiti a tavola e in zona arancione e rossa si chiuderebbero i ristoranti, lasciando via libera solo ai ritrovi tra conviventi.
Sanificazioni (in ritardo) sui mezzi pubblici, nessuna novità per le scuole
Con un ritardo imbarazzante arrivano, finalmente, le sanificazioni giornaliere dei mezzi di trasporto pubblico. E le scuole? Completamente dimenticate, non vengono minimamente accennate dai vari provvedimenti assunti in merito.
Il primo commento, critico e diretto, arriva da Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera dei Deputati di Fratelli d'Italia:
"Il Governo ha assunto dopo quasi due anni dall'esplosione della pandemia - dichiara - provvedimenti per la sanificazione quotidiana dei mezzi pubblici che sono i luoghi dell'assembramento per eccellenza e a rischio trasmissione contagio. Per noi un mantra sul quale i governi non hanno dato risposte tempestive, contribuendo alla diffusione della pandemia"Una grave mancanza da parte del Governo, quindi, secondo Rampelli, che non risparmia soprattutto le lacune in ambito scuola:
"Sulla sanificazione delle scuole - prosegue - la situazione è ancora peggiore: non è stato fatto nulla, come se ci fosse differenza tra le aule, frequentate proprio da quei bambini cui si imputa la maggiore potenzialità diffusiva, e gli autobus"La critica dell'onorevole non arriva a caso, ma proprio nel giorno giunge la notizia di un focolaio da Covid-19 di ben 25 casi positivi in una scuola primaria in provincia di Venezia: quasi tutti gli alunni della stessa classe, più 64 contagi scolastici costretti alla quarantena.
Considerando l'andamento attuale, il problema continua a non dover essere sottovalutato, ed è lo stesso Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell 'IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, a ribadire quanto sia importante la vaccinazione di massa, l'unica in grado di portare all'immunità di gregge:
"L'ideale sarebbe che a breve sia possibile vaccinare anche i bambini - afferma - non appena ci sarà il via libera da parte dell'Ema"
Campagna vaccinale: serve maggiore persuasione
Sulla questione vaccini, Rampelli è molto chiaro:
"Il governo dovrebbe attivare un'imponente campagna di persuasione anche per disinnescare le perplessità generate da una gestione dell'informazione piena di contraddizioni"L'onorevole, che dichiara di essersi già prenotato per la terza dose, si schiera a favore della somministrazione. E aggiunge:
"Basterebbe diffondere all'infinito questo semplice dato: il 90% dei ricoverati in terapia intensiva non è vaccinato e parte di questi ricoveri si trasformano in decessi. Dato che arriva dalla prima linea degli ospedali, quindi reale, e non dai social o dai convegni accademici"Inoltre, sottolinea come bisognerebbe diffondere questi dati attraverso i principali canali di comunicazione, soprattutto i tg della mattina e della sera, per essere convincenti e persuadere la popolazione ad appoggiare la campagna vaccinale.
