La pandemia di Covid 19 non è ancora stata debellata e sembra che con il nuovo anno scolastico bisognerà confrontarsi ancora una volta con i disagi provocati dal virus e dalla sua nuova variante Centaurus.
L'ultima versione del virus presenta infatti una velocità di contagio 13 volte superiore alla variante Omicron, fattore che preoccupa in vista del nuovo anno scolastico. Alla riapertura delle scuole sarà fondamentale dunque la presenza dei dispositivi di aerazione, ma non tutte le classi sono adeguatamente attrezzate.
Galli e Burioni su mascherine e impianti di aerazione. La scuola deve fare di più
I virologi si sono in questi giorni espressi sul pericolo che la riapertura delle scuole possa contribuire ad un aumento dei contagi. Al centro del discorso la possibilità di tornare a indossare le mascherine nelle aule e l'aerazione degli ambienti scolastici.
Roberto Burioni ha infatti affidato le sue speranze a un tweet, confidando nel miglioramento dell'aerazione delle aule, ma la situazione attualmente è critica: solo il 3% delle classi infatti presenta al suo interno i dispositivi di filtraggio e purificazione dell'aria.
Questa carenza strutturale delle scuole italiane imporrà, con molta probabilità, l'utilizzo delle mascherine durante le ore di lezione e la necessità di tenere le finestre aperte, anche in condizioni climatiche non ideali.
Sempre Burioni appoggia fortemente il ricorso ai dispositivi di protezione individuale negli ambienti chiusi, in quanto le mascherine rimangono uno strumento efficace per prevenire i contagi, specie in posti affollati dove non è sempre possibile l'adeguato distanziamento.
Prudente Massimo Galli, il quale attende di capire l'effettiva contagiosità di Centaurus, che in India si è diffuso 13 volte più velocemente rispetto a Omicron 5. Chiaramente il contesto indiano è molto differente da quello italiano ed europeo, rendendo impossibile fare una previsione esatta sulla base di quei dati.
L'alto numero di vaccinati e guariti fa infatti ben sperare, anche se è da verificare se l'immunità sia anche nei confronti di Centaurus. In ogni caso Galli riconosce che la scuola può rappresentare un fattore di rischio ed è vantaggioso il fatto che la variante cominci a diffondersi proprio nel momento in cui le scuole sono chiuse, così da essere più controllabile.
Aerazione nelle scuole: quali prospettive per il nuovo anno scolastico
Quello dell'aerazione nelle scuole non è certo un tema nuovo. Già nelle scorse settimane avevamo dedicato un approfondimento all'argomento. Con l'avvicinarsi dell'anno scolastico 2022/23 la questione diventa sempre più urgente.
Colpisce che dal 30 marzo, giorno di scioglimento del Cts, non ci sia ancora un documento ufficiale contenente le linee guida per l'aerazione delle classe. Nonostante questa mancanza, sono stati erogati 150 milioni di euro per provvedere ad acquistare i dispositivi di purificazione dell'aria.
Una cifra importante ma insufficiente: se si pensa infatti che in Italia sono presenti 42mila plessi, servirebbero tra i 600 e i 700 milioni di euro per mettere in regola tutte le aule, con un costo stimato tra i 1.000 e i 2.000 euro ad aeratore.
È facile prevedere che quella sull'aerazione delle classi diventerà una questione chiave in fase di campagna elettorale. La speranza è che, in un modo o nell'altro, la scuola possa riaprire nella massima sicurezza, senza costringere i ragazzi a condizioni di disagio e senza mettere a rischio l'auspicata continuità didattica.