L'ondata di maltempo che ha colpito Catania sta mettendo in luce, tra le altre cose, le carenze strutturali e organizzative degli istituti scolastici della provincia siciliana.
Un momento sicuramente critico e drammatico, ma che si trasforma allo stesso tempo in un'opportunità per valutare un utilizzo finora non considerato della didattica a distanza.
Dad e maltempo, si può?
Opportunità è la parola chiave. È così che il ministro Bianchi infatti invita a riconsiderare la Dad. Non solo un ripiego per quando non si può andare a scuola in presenza a causa dei contagi da Covid, ma uno strumento da usare effettivamente come integrazione all'attività didattica canonica.
Perché non utilizzarla allora per garantire lo svolgimento dell'attività didattica quando i locali scolastici rimangono chiusi in situazioni di allerta meteo? Una soluzione sicuramente pratica e potenzialmente efficace, ma che al momento appare difficilmente perseguibile.
Allerta meteo e didattica. La normativa vigente
La normativa che attualmente regola l'attivazione della didattica a distanza non prevede l'utilizzo della stessa in situazioni di allerta meteo. L'integrazione della normativa Ddi (Didattica digitale integrata) nel contratto docenti riporta infatti tra le condizioni l'emergenza epidemiologica, ma non le condizioni meteorologiche avverse.
L'art.1 del CCNI sulla Ddi esplicita infatti quando le premesse che disciplinano il ricorso alla Dad. Questa norma pone dunque come condizione necessaria ad attivare la didattica a distanza il permanere dello stato d'emergenza a delibera del Consiglio dei ministri conseguente al diffondersi dell'epidemia da Covid-19.
Qualora la situazione rendesse necessaria la sospensione didattica, gli istituti possono allora procedere all'attivazione dei servizi di didattica digitale integrata per garantire la continuità didattica.
Dad e maltempo, un'opzione da considerare
Il buonsenso spinge però a riflettere sulla reale natura della Dad. Sulla scia del pensiero del ministro Bianchi se un dirigente scolastico, di comune accordo con i suoi docenti, decidesse di attivare la Dad per preservare la continuità didattica della sua scuola anche in condizioni di allerta meteo, sarebbe tenuto a farlo.
La normativa esaminata esporrebbe tuttavia l'iniziativa del dirigente al rischio di contestazioni sindacali. Sembra tra l'altro che in queste ore critiche, alcuni sindacati abbiano effettivamente diffidato i dirigenti scolastici dal ricorso a soluzioni di questo tipo.
La questione rimane tuttavia aperta. Il prefetto di Catania ha infatti da poco emanato un'ordinanza che autorizza gli uffici della provincia a considerare di mettere in atto soluzioni di lavoro agile per garantire i servizi. Rimane da vedere se anche per la scuola si andrà in questa direzione.