Grazie al PNRR, una grande quantità di fondi sarà destinata alla scuola. Tra questi, una parte cospicua sarà dedicata all'edilizia scolastica.
Un'occasione irripetibile per sistemare la scuola italiana, che da molto tempo soffre di una certa arretratezza strutturale, resa ancora più evidente dalle restrizioni e dalle esigenze imposte dalla situazione sanitaria degli ultimi anni.
I fondi del Pnrr. Come sono distribuiti
Il ministro Bianchi ha comunicato che proprio i fondi per l'edilizia scolastica saranno i primi a esser erogati. I primi bandi saranno annunciati nel corso del mese di novembre.
Qui di seguito la loro distribuzione per categorie di intervento:
- 3 miliardi saranno destinati alla costruzione di nuovi asili nido;
- 800 milioni per costruire nuove scuole, all'insegna della sostenibilità e dell'idea di didattica all'avanguardia, per garantire le esigenze degli studenti per i prossimi decenni;
- Oltre 430.000 mq di nuove palestre nell'ottica di una rinnovata importanza dell'educazione motoria e sportiva, sia intra che extra curricolare;
- 400 milioni per costruire e riqualificare gli spazi dedicati alle mense, così da favorire il tempo pieno e ridurre la dispersione scolastica.
Progettazione nuove scuole. Come saranno
Su che aspetto debbano avere queste nuove scuole sono attualmente in corso numerosi confronti tra esperti di didattica e pedagogia e tecnici della progettazione sostenibile.
L'obiettivo è quello di ripensare il modo in cui una scuola debba essere costruita, trovando un modo migliore di organizzare gli spazi, così da favorire un miglioramento della didattica e dell'apprendimento. Non solo una scuola più nuova dunque, ma una scuola migliore, con spazi sempre più efficienti.
Durante il convegno di studi organizzato dalla Fondazione Golinelli, insieme al Ministero dell'Istruzione è stata messa al centro proprio l'idea di collegare l'apprendimento alla sua geografia, rendendo lo spazio protagonista del processo didattico.
Flessibilità e comunicazione le parole chiave. Le aule vanno ripensate in modo da poter essere comunicanti, per favorire la contaminazione di idee e il contatto tra due classi separate solo da una parete rimovibile.
Uno luogo funzionale, di passaggio, come quello dell'atrio scolastico ad esempio, può essere ripensato come uno spazio che può all'occorrenza diventare un auditorium.
Una fluidità dunque che non è solo un elemento culturale ma che diventa caratteristica dello spazio vissuto dagli studenti durante la loro quotidianità scolastica.
Indire e Bianchi. Le loro opinioni sugli investimenti
Entusiasta Indire, che vede nei fondi del PNRR una grande occasione per svecchiare un sistema scolastico fin troppo arretrato.
I numeri non lasciano spazio a dubbi di sorta: 8000 scuole ripartite su più o meno 80mila edifici, i 2/3 dei quali sono stati costruiti intorno al 1975, con una filosofia architettonica che oggi, al di là dello stato di salute degli edifici stessi, appare desueta e scarsamente funzionale alle innovazioni didattiche richieste dalla contemporaneità.
Anche il Ministro Bianchi vede nei fondi del PNRR una grande occasione. Il 28 ottobre, durante la conferenza di presentazione della legge di Bilancio, il ministro dell'Istruzione ha dichiarato di essere già al lavoro per un piano di progettazione per ottimizzare gli investimenti.
Gli interventi stanno venendo studiati insieme a un prestigioso team di architetti per valutare soluzioni innovative e di ampio respiro ma che possano conformarsi per costituire a un nuovo standard da applicare per una costruzione sistematica delle scuole in tempi rapidi.
