Si torna a parlare di fondi Pnrr e scuola. Durante il seminario dello Snals-Confsal, il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara è intervenuto mettendo in chiaro quelli che sono i suoi obiettivi relativi al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
In base a quanto dichiarato, l'intento del ministro è quello di un intervento a vasto raggio, senza riforme fini a sé stesse ma realizzate nell'ottica di una visione strategica. Fondamentale la questione stipendi, per valorizzare nuovamente la figura dei docenti.
Valditara su Pnrr e aumento stipendio dei docenti
Valditara identifica nei fondi Pnrr o Pon il mezzo ideale per realizzare il suo progetto: rimettere al centro del dibattito pubblico italiano l'istituzione scolastica, per creare un ambiente più sereno ma al contempo capace di responsabilizzare i giovani e prepararli alle sfide che li attendono.
Secondo Valditara proprio l'immissione di nuovi fondi permetterà di realizzare interventi che miglioreranno il benessere della scuola. L'aumento dello stipendio dei docenti è quindi un passaggio necessario per motivare gli insegnanti, i quali troppo spesso finiscono per sentirsi sfruttati nonostante svolgano un compito di fondamentale importanza.
Il rispetto per gli insegnanti deve passare anche da una maggiore disciplina da parte degli studenti. A questo proposito Valditara ha ribadito di voler continuare a disincentivare l'utilizzo del cellulare in classe. Nel corso del suo intervento, Valditara ha ringraziato apertamente proprio i docenti, in quanto:
"Pur con stipendi modesti, mediocri, stanno facendo una missione ma noi non possiamo sfruttare questa generosità. Dobbiamo avere il coraggio, la capacità di trovare risorse magari anche dal privato. Perché anche i privati devono mobilitarsi perché la scuola è di tutti"Il Ministro riconosce però anche le difficoltà legate ai fondi del Pnrr. Questi, pur rimanendo un'occasione irripetibili, sono correlati a una progettazione definita "Astratta e lontana dal dettaglio delle problematiche". Questa criticità, secondo Valditara, rende più impegnativo l'intervento del Governo in carica per far aderire maggiormente gli investimenti alla situazione reale del paese.
La polemica del M5s: "Gli incrementi di fondi del Pnrr sono quelli del governo Conte"
Le dichiarazioni di Valditara hanno provocato le reazioni del M5s, una delle principali forze politiche di opposizione. Il deputato pentastellato Antonio Caso, operante in Commissione Istruzione alla Camera, sottolinea la mancanza di concretezza del discorso di Valditara.
Caso sottolinea come infatti sia ora di passare alla pratica, piuttosto che continuare con dichiarazioni prive di risvolti reali. Secondo il deputato M5s inoltre, finora gli aumenti sono stati risibili, a fronte di tagli indiscriminati. Gli incrementi previsti per lo stipendio dei docenti sarebbero tra l'altro quelli già stabiliti da Giuseppe Conte alla stipula del PNRR.
Allo stesso tempo Caso ha rimarcato come il M5s sia in prima linea per la difesa della scuola, battendosi attivamente per evitare i tagli al numero di istituti, ridurre il numero delle classi pollaio, contrastare l'abbandono scolastico ed evitare la realizzazione dell'istruzione differenziata.
Al di là del gioco delle parti politico, rimane un problema oggettivo: i fondi Pnrr e Pon non sono considerabili finanziamenti strutturali. È da capire dove andrebbe a reperire i fondi il Governo una volta terminata l'erogazione di queste risorse straordinarie. Un interrogativo che non ha al momento alcuna risposta, nonostante le buone intenzioni del ministro Valditara.