Giuseppe Conte, ex Presidente del Consiglio adesso leader del Movimento 5 Stelle è intervenuto durante la conferenza della rete progressista Coordinamento 2050, Civico, Ecologista e di Sinistra.
Nel suo discorso, critico nei confronti del nuovo governo di destra capitanato da Giorgia Meloni, ha fatto anche un riferimento significativo alla scuola e al ruolo fondamentale che riveste per il futuro della società.
"No alla lobby delle armi, sì alla lobby dei docenti". Le parole di Giuseppe Conte
Giuseppe Conte si è mostrato sicuro e deciso. Nel corso del suo intervento ha rimarcato la necessità di combattere per i diritti civili facendo un'opposizione determinata, gentile ma allo stesso tempo intransigente.
Secondo Conte la politica deve andare a scontrarsi contro il privilegio, per andare ad appianare le disuguaglianze opponendo alle idee reazionarie la promzione di ideali rivoluzionari e al passo coi tempi.
Un cambiamento che dovrebbe partire dalla discussione di una nuova legge elettorale che possa rispecchiare davvero il volere degli italiani, con una rappresentazione commisurata anche al numero dei parlamentari dopo la loro riduzione.
Conte critica le idee che lasciano intravedere l'intenzione del nuovo governo di procedere ad una restaurazione identitaria, come ad esempio la corsa al riarmo: secondo il leader del M5s le lobby non devono essere quelle delle armi, ma quelle della scuola, dei docenti, di tutto il personale scolastico e sanitario, ovvero quelle categorie che garantiscono la protezione e il benessere della società.
Un'attenzione rivolta dunque allo scheletro del paese e alle battaglie sui diritti dei lavoratori, dal salario minimo alla lotta contro la precarietà, ma anche a quella contro l'autonomia differenziata, che rischia di fare sparire la questiona meridionale e far fare un deciso passo indietro nel tempo al paese.