Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 20 luglio, si è tenuto l'ultimo appuntamento - prima della pausa estiva - riguardante la trattativa per il rinnovo contrattuale 2019-2021 del comparto "Istruzione e Ricerca". Malgrado il forte scetticismo dei sindacati rispetto l'attuazione delle proposte somministrate (a questo link un nostro approfondimento: https://www.universoscuola.it/ultimo-appuntamento-rinnovo-contratto.htm) l'Aran ha dettagliato il quadro complessivo delle fonti di finanziamento per gli incrementi retributivi per il personale scolastico.
LA SINTESI DELLE RISORSE DISPONIBILI
Il quadro economico posto sul tavolo negoziale rispetto le risorse disponibili, chiarisce come queste - definite attraverso tre leggi di Bilancio - ammontano ora a poco più di 2 miliardi di euro, al lordo degli oneri riflessi conteggiati al 38%. Per il comparto scuola, così, l'aumento ammonterebbe al 3,78% (circa 87 euro medi mensili): tale cifra è al netto dell'elemento perequativo (4,22%), che verrà confermato e inglobato in busta paga.
Ulteriori fondi sono previsti per la revisione dei profili professionali ATA: si parla di un ammontare quantificato in 36,9 milioni di euro al lordo degli oneri riflessi. Inoltre, altri 14,8 milioni di euro saranno destinati ad incrementare il fondo per il salario accessorio del personale ATA.
Ancora, per la valorizzazione dei docenti sono stati stanziati 270 milioni di euro oltre ad un incremento di 89,4 milioni di euro destinato al Fondo per il miglioramento dell'offerta formativa.
Le varie fonti di finanziamento possono essere, dunque, in numeri così sintetizzate:
- Risorse derivanti dalle Leggi di Bilancio per il 2019, 2020 e 2021 pari a 2.002,1 milioni. Tali risorse consentono un incremento medio per il settore del 4,22%.
- Ulteriori risorse messe a disposizione dall'articolo 1 della Legge di bilancio per il 2022:
- 36,9 milioni finalizzati alla revisione degli ordinamenti professionali per il personale ATA pari allo 0,55% del monte salari del personale ATA previsti dal comma 612;
- 270 milioni destinati alla valorizzazione dei docenti previsti dal comma 327;
- 89,4 milioni destinati al trattamento accessorio dei docenti: previsti dal comma 606;
- 14,8 milioni destinati al trattamento accessori del personale ATA. previsti dal comma 604
I finanziamenti, così stabiliti, andranno ad incrementare la retribuzione complessiva del personale scolastico, seppur in buona parte saranno destinati al salario accessorio.
GLI AUMENTI IN CIFRE
Passiamo ora a stilare gli importi precisi degli aumenti per le varie categorie appartenenti al personale scolastico. I calcoli riportati dall'Aran fanno riferimento a:
- un aumento del tabellare pari a 102 euro/mese per i docenti, a cui potrebbero sommarsi 16 euro per la valorizzazione docenti e 5,31 per il miglioramento dell'offerta formativa;
- un aumento tabellare di 75 euro/mese per il personale Ata, a cui potrebbero sommarsi 9,79 euro per la riforma dell'ordinamento professionale e 3,91 per l'accessorio;
- a tali importi andranno ad aggiungersi tra le 1.500 e le 3.000 euro di arretrati, sempre per il periodo 2019-2021.
LE REAZIONI DEI SINDACATI
La FLC CGIL ha sostenuto che, malgrado le diverse mobilitazioni e gli ulteriori stanziamenti disposti con l'ultima legge di bilancio che ne sono derivati, non si sia ancora giunti al possesso di risorse adeguate a un degno rinnovo contrattuale. Per la sigla ci sono ancora molti nodi da sciogliere prima di entrare nel vivo della trattativa, questioni che hanno a che vedere con la necessità di un riconoscimento e di una valorizzazione definitiva del personale scolastico e di un allineamento dei loro stipendi con quelli degli altri dipendenti pubblici.
Anche Snals-Confsal parla di risorse insufficienti rispetto a una "inflazione galoppante". Occorre pertanto predisporre un documento che tenga il punto preciso della consistenza delle risorse a disposizione.
Marcello Pacifico - numero uno di Anief - sostiene la necessità di portare molto più in busta in paga del 4,22.
Anche Cisl Scuola ha parlato di insufficienza di risorse, contestualmente ribadendo la necessità di reperirne delle ulteriori per consentire un rinnovo del contratto in linea con le aspettative dei lavoratori e le esigenze economiche attuali.