Dalle 08:30 di questa mattina, il Ministro dell'Istruzione ha presieduto l'incontro con i sindacati scuola, già preannunciato nei giorni scorsi. La novità rilevante risiede nella presenza inaspettata di Flc Cgil e Uil che, fino a ieri, erano rimaste ferme sulla decisione di non partecipare a seguito della mobilitazione già in corso in ambito scolastico.
La posizione dei sindacati
Le motivazioni che avevano spinto Flc Cgil e Uil a non aderire all'incontro si possono riassumere nelle stesse parole di Sinopoli, Turi, Serafini e Di Meglio:
"Ci aspettavamo una diversa sede di discussione e confronto, magari dopo una valutazione politica che coinvolgesse l'intero Governo per cercare di comporre la vertenza in atto dando possibili risposte alle problematiche che abbiamo sollevato"Oggetto della loro insoddisfazione: il testo della Legge di Bilancio che, a detta loro, non comprende le risorse necessarie per il rinnovo del contratto.
"Le relazioni tecnica e politica spostano denaro da un capitolo all'altro, a parità di impiego di risorse e persone - hanno aggiunto - con giustificazioni formali, offensive e gravissime nei confronti dei docenti; gli interventi normativi, come la mobilità del personale, vengono fatti a costo zero; l'organico Covid, strumento d'emergenza utilizzato in pandemia, viene prorogato per gli insegnanti ma non per il restante personale".Sarebbero stati questi, quindi, gli argomenti sui quali gli esponenti dei quattro sindacati avrebbero voluto focalizzarsi. La Legge di Bilancio porrebbe la scuola come ultimo argomento di una lunga lista, nonostante rientri tra le emergenze principali che incombono sul nostro Paese.
"Le infrastrutture della scuola sono sostanzialmente il suo personale. Bisogna prendersi cura di chi a scuola lavora - hanno sottolineato - garantendo stabilità del personale, classi meno numerose, mobilità liberata dai vincoli e pienamente contrattualizzata, eliminando il precariato e garantendo retribuzioni adeguate"La critica mossa dai sindacati era riferita principalmente al Patto per la Scuola firmato nei mesi scorsi e rimasto inattuato sia nei modelli, che negli obiettivi, che negli investimenti, seguita dalla richiesta di un "deciso cambio di rotta".
L'intervento di Flc Cgil
Nonostante i sindacati abbiano partecipato da semplici uditori, Francesco Sinopoli ha comunque letto le ragioni della mobilitazione; tra queste, risalta la mancanza di investimenti per l'adeguamento degli stipendi dei docenti:
"Gli interventi che riguardano la scuola non solo sono lontani dai grandi investimenti più volte evocati - riporta il comunicato - ma sono un autentico schiaffo per un milione e duecentomila lavoratori e alle esigenze delle scuole".Secondo i sindacati, infatti, mentre il Patto per la Scuola prevedeva risorse specifiche e aggiuntive per le esigenze della scuola, la Legge di Bilancio ne prevede pochissime e secondo procedure e modalità completamente sbagliate: "Dopo il metro e il chilo ora abbiamo la dedizione" si legge sempre nel comunicato, un particolare sul quale è intervenuta anche la deputata di Forza Italia Valentina Aprea: "L'idea di legare gli aumenti stipendiali alla dedizione all'insegnamento è terribile - ha dichiarato - mi auguro che il Parlamento cancelli subito questa espressione inserita da non si sa chi nell'articolo 108 della legge di bilancio"Un ultima critica di Flc Cgil colpisce direttamente i contratti dell'organico Covid non rinnovati per il personale Ata:
"Ugualmente incredibile lo stanziamento di 300 milioni di euro per prorogare i contratti covid solo per il personale docente - dichiarano - come se non sapessero che le risorse sono state utilizzate in gran parte per assumere collaboratori scolastici ossia il personale che non è destinatario delle proroghe previste"Su quest'ultimo argomento, però, è bene precisare che si sia già espressa Barbara Floridia, sottosegretaria all'istruzione, dando efficaci rassicurazioni.
Le idee di Cisl scuola
Presente all'incontro anche Cisl scuola, in linea con le richieste delle altre sigle sindacali. La segretaria generale Maddalena Gissi si è espressa così:
"Il testo della legge di bilancio trasmesso alle Camere lascia, per quanto riguarda la scuola, profondamente insoddisfatti e delusi rispetto alle grandi aspettative che ripetuti annunci del Governo, e soprattutto gli impegni sottoscritti nel Patto del 24 agosto, avevano suscitato"Anche in questo caso, quindi, si sottolinea la delusione ricevuta a fronte delle iniziali promesse non mantenute. E aggiunge:
"Si dimostrano del tutto carenti e contraddittorie molte delle misure inserite nel disegno di legge, ancora una volta piegate alla logica di interventi a costo zero che finiscono per comprometterne del tutto l'efficacia"La sottosegretaria si riferisce, nello specifico, alle direttive introdotte per diminuire il numero degli alunni per classe, sulle quali si era espressa anche l'ex ministra dell'istruzione Lucia Azzolina. L'augurio è che le parti trovino un accordo che possa bilanciare le varie posizioni e trovare il giusto compromesso per far sì che l'attuale insoddisfazione possa essere colmata e rettificata.
