Proprio ieri riportavamo come quello dell'aerazione degli istituti sia uno dei grandi punti interrogativi dell'imminente nuovo anno scolastico.
Se è vero infatti che a momento non c'è nulla di definito, e con i tempi che stringono le scuole potrebbero fare fatica a adattarsi alle nuove norme, sono in arrivo nuove linee guida per quanto riguarda i dispositivi di purificazione e sanificazione da inserire a scuola.
Linee guida per l'aerazione delle scuole: cosa aspettarsi per l'anno scolastico 2022/23
Le linee guida per l'aerazione e la sanificazione delle scuole stanno venendo discusse da un team del Centro Nazionale Sostanze Chimiche e protezione del Consumatore, Dipartimento Malattie Infettive dall'Istituto Superiore di Sanità.
Non solo regole sull'utilizzo dei dispositivi di purificazione e sanificazione, ma anche degli standard minimi riguardanti la qualità dell'aria negli ambienti scolastici.
In attesa di informazioni più precise, si sa che le opportunità di utilizzo dei dispositivi devono essere considerate da personale qualificato, capace di valutare la situazione della scuola, i rischi, gli obiettivi da raggiungere e l'utilizzo continuo o saltuario.
Chiaramente i dispositivi destinati all'uso scolastico devono rispettare determinati standard costruttivi e funzionali, ovvero:
- Sicurezza
- Efficacia
- Identificabilità
- Possibilità di utilizzo in presenza di astanti
- Presenza di sensori e parametri microclimatici (se necessario)
Sarà possibile usare anche apparecchi polivalenti, quindi capaci di svolgere più funzioni in contemporanea (ad esempio filtraggio aria e abbattimento carica patogeni). Nella scelta dei prodotti va data priorità a macchine a basso consumo energetico e livello di rumore, con ridotti costi dei componenti e facilità nello smaltimento dei filtri, nell'ottica di un basso impatto ambientale.
A questo proposito è dunque importante scegliere apparecchi certificati, accompagnati da una documentazione che attesti il risultato di test specifici su sicurezza ed efficacia nelle condizioni di utilizzo standard.
Due modelli di riferimento: Belgio e Germania
Belgio e Germania sono in questo caso due modelli virtuosi a cui ispirarsi per la gestione dei dispositivi di aerazione nelle scuole. I due paesi hanno infatti di recente adottato misure a livello nazionale per regolamentare ogni aspetto tecnico legato all'adozione dei dispositivi per la purificazione dell'aria.
Le linee guida emanate dai due paesi non sono solo un riferimento per le scuole, ma anche per i produttori che devono dunque assicurarsi che i loro prodotti aderiscano a determinati standard tecnologici per essere commercializzati.
Sasso polemico con il ministero della Salute: responsabilità scaricata sui dirigenti scolatici
Intanto in Italia, l'effettivo ritardo nella compilazione delle suddette linee guida è prevedibilmente accompagnato da polemiche all'interno del governo.
Il sottosegretario dell'Istruzione Rossano Sasso colpevolizza il ministero della Salute di aver fatto attendere quattro mesi per la redazione e la consegna delle linee guida.
Sasso critica Speranza anche per il contenuto del documento. L'accusa principale è quella di scaricare le responsabilità dei provvedimenti in merito all'adozione di dispositivi di aerazione ai dirigenti scolastici, già oberati di una mole di lavoro non indifferente, specie per quanto riguarda gli aspetti collegati alla pandemia.
Polemica anche sull'utilizzo della mascherina. Nel documento si legge infatti che anche nelle scuole che si dotano di dispositivi di aerazione e purificazione, studenti e lavoratori dovrebbero comunque indossare i dispositivi di sicurezza e mantenere le distanze.
Secondo Sasso in sintesi il documento è inadeguato e poco risolutivo, anche se l'argomento aerazione rimane una priorità di cui occuparsi nel modo migliore possibile e in tempi brevi, considerando l'imminente partenza del nuovo anno scolastico.