Continua a far discutere il caso della preside Annalisa Savino che ha scritto una circolare antifascista. Il documento, rivolto agli studenti del Liceo Scientifico Da Vinci di Firenze, ha suscitato lo sdegno del ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che ha parlato di politicizzazione della scuola.
La circolare è stata una reazione al pestaggio di matrice fascista avvenuto di fronte ad un altro liceo di Firenze, il Michelangiolo. Blocco Studentesco, gruppo di studenti che fanno riferimento a Casa Pound, è insorto. Nel mentre, il 4 marzo, si terrà una manifestazione a difesa della scuola.
Blocco Studentesco espone un cartellone e brucia la circolare. Savino denuncia l'accaduto
Ecco come sono andate le cose. Lo scorso 23 febbraio è stato esposto, all'ingresso della scuola, un cartellone con su scritto "Non ci fermerà una circolare, studenti liberi di lottare". Il logo di Blocco Studentesco non lascia dubbi: autori dell'atto sono gli studenti del gruppo giovanile affiliato con Casapound, che da sempre strizza l'occhio all'ideologia fascista. Davanti allo striscione è stata inoltre bruciata la circolare della preside.
Annalisa Savino ha subito esposto denuncia formale alla polizia e ha ricevuto, come già era accaduto subito dopo la risposta del ministro Valditara, la solidarietà dei colleghi. Il presidente dell'Associazione Nazionale Presidi Antonello Giannelli ha esplicitamente difeso la libertà di espressione della preside, sottolineando come il punto di vista di Savino sia condivisibile da tutta la comunità scolastica.
La lettera di Gabriele Toccafondi a sostegno della scuola
Anche la politica continua a mostrare la sua vicinanza alla preside di Firenze. Gabriele Toccafondi di Italia Viva sottolinea come la scuola abbia un ruolo fondamentale nell'educazione dei giovani. Sarebbe dunque un errore considerare dirigenti e insegnanti dei semplici dipendenti pubblici. Ad essi è infatti chiesto di collaborare attivamente con i genitori nello sviluppo intellettuale dei figli.
Sacrosanto dunque reagire ad un atto scandaloso come quello del pestaggio, ricordando l'origine del fascismo e mettendo in guardia gli studenti. Toccafondi punge inoltre Valditara sulla questione del "Merito". Dopo tanto clamore su questo termine, appare infatti assurdo che una preside che difenda la scuola dai rigurgiti fascisti, subisca questo trattamento.
La manifestazione del 4 marzo in difesa della scuola
Intanto la Funzione Pubblica Cgil Nazionale annuncia il suo appoggio alla grande manifestazione che si terrà il 4 marzo. L'obiettivo è urlare a gran voce un appoggio fiero e incondizionato alla scuola e ai suoi lavoratori, tutelando la libertà di espressione e condannando senza riserve le aggressioni fasciste.
L'antifascismo dopotutto non è una semplice posizione politica, ma un valore costituzionale a cui tutti i cittadini dovrebbero far fede. È la Costituzione stessa a essere antifascista e, fanno notare i vertici sindacali, episodi come quelli di Firenze dovrebbero costituire un campanello d'allarme per la nostra scuola, ma ancor di più per la società nel suo complesso.
Dimostrare solidarietà per la preside Savino è dunque in questo momento un passaggio fondamentale, anche andando contro le dichiarazioni di un ministro reputato ormai da molti inadeguato. Difendere la democrazia è infatti un dovere della scuola e quello della preside Savino, un atto di valore sociale per tutto il paese.
