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Supplenze 2022/23, disponibili 150mila posti. I sindacati sono stati convocati, si aspetta la circolare con le informazioni utili. Via libera alle immissioni in ruolo. it-IT Editoriale 2022-07-27T16:40:03+02:00
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Ministero convoca sindacati per supplenze 2022/23: si attende circolare annuale

Supplenze 2022/23, disponibili 150mila posti. I sindacati sono stati convocati, si aspetta la circolare con le informazioni utili. Via libera alle immissioni in ruolo.

Redazione Universo Scuola
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É prevista per domani, 28 luglio 2022 alle ore 12:30, la convocazione dei sindacati da parte del Ministero per scoprire il contenuto della circolare annuale sulle supplenze di docenti, personale ATA e personale educativo previste l'anno scolastico 2022/23.

L'attesa principale riguarda la modalità di assegnazione degli incarichi a tempo determinato. Dopo le immissioni in ruolo e la call veloce, si darà il via al conferimento delle supplenze al 31 agosto e al 30 giugno.

Stando agli anni precedenti, le immissioni in ruolo dovrebbero concludersi entro il 2 agosto, le call veloci entro il 10 agosto per poi procedere con le supplenze, comprese le nomine da GPS I fascia sostegno. Teoricamente, dovrebbero volerci circa 10-12 giorni.

Gli aspiranti supplenti presenti in GPS o GAE interessati dovranno presentare domanda di partecipazione utilizzando la piattaforma Istanze online fornita dal Ministero dell'Istruzione. Tramite le 150 preferenze è possibile esprimere la propria disponibilità nell'accettare supplenze annuali (fino al 31 agosto), fino al termine delle attività didattiche (30 giugno) e gli spezzoni (comprensivi anche di diritto al completamento).

Previste 150mila supplenze per l'a.s. 2022/23

Esattamente come il precedente, anche il nuovo anno scolastico sarà caratterizzato dalle supplenze: nonostante il MEF abbia autorizzato più di 94mila cattedre, si prevede che i contratti a tempo determinato saranno comunque numerosi, tanto da toccare circa le 150mila supplenze.

Le cause di una situazione simile sono diverse, in primis l'assenza di candidati in numerose graduatorie di concorso, soprattutto al nord. Rispetto all'anno scorso non sarà previsto l'organico Covid (nonostante il pressing da parte dei sindacati) e, quindi, i contratti a tempo determinato saranno sicuramente inferiori, ma 150mila supplenze rimane comunque un numero abbastanza preoccupante.

Il dissenso dei sindacati

Il numero di posti autorizzati da parte del MEF, così ingente, ha destato qualche sospetto nei maggiori sindacati: "Ci viene da pensare sulla inconsueta magnanimità del MEF - ha dichiarato Pino Turi, segretario generale Uil Scuola - perché sa benissimo che non saranno coperti se non parzialmente. Pensiamo che si arriverà forse al 50%".

Si associa Ivana Barbacci di Cisl Scuola: "È facile prevedere che, come avvenuto negli anni scorsi, si faranno molte meno assunzioni di quelle necessarie. Si dovrà pertanto fare ricorso, ancora una volta, a decine di migliaia di contratti precari per mettere le scuole in condizione di funzionare".

La situazione più paradossale, poi, rimane quella del sostegno "dove emergono con evidenza anche i limiti e gli errori di una programmazione dell'offerta formativa a di poco squilibrata per ciò che riguarda i corsi per il conseguimento dei titoli di specializzazione", ha aggiunto la Barbacci.

Ma questo, secondo la segretaria generale Snals, Elvira Serafini, non esprime nulla di nuovo: "Come ormai accade da anni, le immissioni in ruolo scontano le criticità presenti nelle procedure di determinazione degli organici di diritto - sottolinea - ove il fabbisogno degli insegnanti di sostegno è sempre sottostimato per scelta del Ministero dell'Istruzione e di quello dell'Economia".

Se, infatti, si fosse tenuto conto di tutti i posti in deroga del sostegno e tutte le cattedre di fatto, il numero complessivo delle immissioni in ruolo ancora da attuare sarebbe ammontato almeno a 200mila. Questo è quanto sostiene Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, che punta il dito contro l'amministrazione in merito all'eccessivo utilizzo dei contratti a termine:
"La colpa è dell'amministrazione che continua a negare la reintroduzione delle graduatorie permanenti, le quali, attraverso l'esame dei titoli e dei servizi svolti, avrebbero portato in cattedra, di ruolo, tutti i precari con oltre 36 mesi di servizio - ha dichiarato - quindi cancellando la supplentite e dando seguito alle indicazioni dell'Unione europea per evitare la reiterazione delle supplenze sine die".

Inoltre, sempre secondo Pacifico, escludere gli aspiranti presenti in II fascia GPS è ulteriore causa di sovrannumero di supplenti. "Alla fine anche nel 2022 si ripeterà la storia degli ultimi anni - ha concluso - con almeno la metà dei posti destinati dal Mef ai ruoli è andato invece a ingrassare il numero dei contratti a tempo determinato".

Si procede con le immissioni in ruolo

In questi giorni sono in corso le nuove immissioni in ruolo, i cui aspiranti verranno selezionati per il 50% dalle GAE (graduatorie a esaurimento) e per il 50% dalle GM (graduatorie di merito) concorsuali. Si evidenzia che nel caso in cui:

  • la graduatoria di un concorso, per titoli ed esami, si esaurisca e rimangano dei posti vacanti, questi verranno aggiunti a quelli attribuiti alla GAE corrispondente e verranno reintegrati nella procedura concorsuale successiva;
  • la GAE si esaurisca o non sia sufficientemente capiente, i posti verranno occupati nominando dalle graduatorie concorsuali.

Inoltre, il 50% dei posti destinati alle graduatorie di merito concorsuali è a sua volta suddiviso (con percentuali differenti) tra le varie GM coinvolte.

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