In attesa del confronto sulla mobilità, il 27 febbraio il Ministero ha convocato i sindacati per presentare la bozza riguardante l'organico docenti e personale ATA previsto per l'anno scolastico 2023/2024.
Facciamo il punto di una situazione che, secondo il sindacato UIL Scuola, delinea un "quadro avvilente e deludente".
Organico docenti 2023/2024: le previsioni nel decreto interministeriale
Come segnalato da sindacati come UIL Scuola e ANIEF, il Ministero ha presentato la bozza di decreto interministeriale contenente gli organici previsti per i docenti e il personale ATA.
Nel primo caso, fra posti comuni e posti di potenziamento, per l'anno scolastico 2023/2024 si prevedono in totale 670.450 posti.
Si tratta di un numero quasi identico a quello dell'anno scorso, in cui erano stati previsti per il 2022/2023 670.458 posti.
Un po' diverso il discorso per i posti di sostegno, che per il 2023/2024 sono in totale 126.170, un aumento esatto di 9 mila unità rispetto all'anno scolastico precedente.
Sono previsti anche poco più di 6 mila posti destinati alle classi delle scuole di secondo grado costituite per garantire il diritto all'istruzione anche per i soggetti svantaggiati che fanno parte di classi con numero di alunni prossimo o superiore ai limiti.
Rimane invariato invece il limite massimo dell'adeguamento dell'organico, che è di 14.142 posti.
Educazione motoria alla primaria: organico docenti previsto per il 2023/2024
Fra le previsioni del Ministero dell'Istruzione e del Merito, una delle più attese riguarda l'organico per l'educazione motoria nella scuola primaria. Se nel 2022/2023 l'insegnamento ha infatti avuto inizio nelle classi quinte, per l'anno scolastico 2023/2024 è prevista l'introduzione anche nelle classi quarte.
In questo caso, l'organico docenti presente nella bozza di decreto interministeriale è quantificato in 4405 posti, di cui:
- 1740 posti interi;
- 2665 posti interi equivalenti al monte ore residuo.
Il numero tiene conto del numero di classi quarte e classi quinte stimate per l'anno scolastico 2023/2024, che saranno:
- 24.192 classi quarte, di cui 14.592 tempo normale e 9.650 tempo prolungato;
- 24.277 classi quinte, di cui 14.597 tempo normale e 9.680 tempo prolungato.
Per quanto riguarda l'educazione motoria nella scuola primaria, la distinzione fra tempo normale e tempo prolungato influisce sulle modalità dell'insegnamento.
Infatti, nel caso del tempo normale sono previste non più di due ore di insegnamento aggiuntive a settimana. Nel caso del tempo prolungato, invece, le due ore settimanali di educazione motoria andranno a inserirsi nel monte ore già previsto.
Organico ATA 2023/2024: le previsioni del Ministero
Anche l'organico del personale ATA rimane sostanzialmente invariato rispetto al 2022/2023. Per l'anno scolastico 2023/2024, infatti, il Ministero ha previsto in totale 204.498 posti che ha suddiviso in questo modo:
- 131.143 Collaboratori Scolastici, di cui 590 posti saranno destinati al concorso per ex LSU che il Decreto milleproroghe ha rinviato a quest'anno;
- 46.858 Assistenti Amministrativi, di cui 264 posti saranno destinati alla trasformazione del contratto da tempo pieno a tempo parziale per gli ex co.co.co;
- 17.190 Assistenti Tecnici, di cui 5 posti (solo per la Sicilia) saranno destinati alla trasformazione del contratto da tempo pieno a tempo parziale per gli ex co.co.co.
Manca ancora la definizione dell'organico DSGA, che verrà reso noto dal Ministero in un successivo incontro con i sindacati.
Ministero incapace di rapportarsi con la scuola: l'accusa dei sindacati
Sono molto critici i sindacati, a fronte dei numeri previsti dal Ministero dell'Istruzione e del Merito per l'anno scolastico 2023/2024. UIL Scuola rimarca infatti come, a regime, il provvedimento determinerà una riduzione dei posti comuni e di sostegno nonché una riduzione delle classi che potranno essere autorizzate nei territori. D'altronde, gli stessi aumenti nel caso dei posti di sostegno derivano da quanto era stato previsto nella Legge di bilancio 2020, e non influiscono sull'andamento generale.
Nello specifico dei posti ATA, invece, per UIL Scuola il calcolo dell'organico ATA continua a basarsi su una vecchia normativa e tiene conto solo di parametri numerici. Oltre al numero dei plessi, al numero degli alunni e agli studenti con disabilità, il sindacato commenta che
"non si tiene minimamente in considerazione, per gli Assistenti amministrativi, il disbrigo di pratiche anche non scolastiche che richiedono particolare attenzione, professionalità e necessità di formazione e, per i Collaboratori scolastici, la responsabilità della sicurezza verso gli alunni"
Ugualmente critico è il sindacato ANIEF, secondo cui le stime del Ministero sono ampiamente sotto le reali esigenze della scuola italiana.
Per l'Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori, al di là degli annunci e delle dichiarazioni di intenti,
"appare sempre più evidente l'incapacità di rapportarsi col mondo della scuola ed ascoltare quanto da esso proviene, anche quando a rappresentare i problemi, per condividere e suggerire soluzioni, sono i sindacati che quel mondo lo conoscono bene."