Per porre rimedio, anche se in piccolo, alle conseguenze delle continue chiusure e norme alquanto rigide per via della condizione epidemiologica, il Ministero dell'Istruzione ha deciso di organizzare delle attività scolastiche da tenere in estate, che proporranno iniziative educative proponendole come gioco e divertimento.
Un altro obiettivo del Ministero consiste nell'aiutare i ragazzi ucraini che, a seguito dello scoppio del conflitto con la Russia nel loro Paese, sono arrivati in Italia e hanno cercato di portare a termine il proprio percorso scolastico. Le attività in programma, quindi, servirebbero anche per garantire loro una continuità didattica ed educativa, approfondendo l'apprendimento della lingua italiana e lavorando su eventuali lacune.
I plessi coinvolti nel Piano Scuola Estate sono oltre 3mila, che hanno già messo a disposizione ambienti sia all'aperto che al chiuso, oltre che palestre e laboratori. Secondo quanto stimato dal Ministero, gli studenti che parteciperanno si aggirerebbero intorno al milione.
Le fasi previste dal Piano Scuola Estate
I progetti da realizzare sono davvero tanti, quindi il Piano Scuola Estate è stato suddiviso in 3 fasi ben precise per evitare errori e procedere in modo semplice e fluido:
- fase 1: ha l'obiettivo di sviluppare le competenze sociali e relazioni dei ragazzi, in modo da far comprendere loro l'importanza delle regole che determinano la civiltà e regolari i doveri e i diritti di ogni singolo cittadino. Durante questa fase, inoltre, punterà all'alfabetizzazione degli studenti ucraini;
- fase 2: è dedicata alla "scuola aperta", cioè al potenziamento delle abilità di integrazione territoriale da parte della comunità;
- fase 3: è propedeutica al rientro in classe, difatti prevede l'organizzazione di laboratori multidisciplinari.
UE e Ministero stanziano più di 280 milioni di euro
L'attivazione, l'organizzazione e la prosecuzione di tutte le attività del Piano Scuola Estate hanno richiesto parecchi investimenti, soprattutto per allestire gli spazi, acquistare il materiale necessario e ricompensare gli educatori esterni.
Di conseguenza, sono stati stanziati 99 milioni di euro dalle risorse PON europee per la realizzazione di oltre 57mila progetti in più di 3mila strutture scolastiche e le ore previste per il loro svolgimento superano il milione e 700mila. Entrando nello specifico, i progetti riguarderanno:
- per il 17%, lingue e comunicazione;
- per il 14%, digitale e competenze informatiche;
- per il 10%, educazione alla salute e alla pratica sportiva.
Non mancheranno laborati creativi e manuali, che puntano sull'acquisizione di una maggiore consapevolezza di sé e sull'aumento dell'autostima.
Potenzialmente, il piano potrebbe coinvolgere circa 1 milione e 61mila studenti appartenenti a circa 3119 scuole (2.030 primarie di primo grado, 1.058 del secondo ciclo e 31 Centri di Istruzione per gli adulti).