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Fa discutere la polemica iniziata dalle parole di Calenda sui licei: per la Lega di Salvini e Forza Italia servono più istituti tecnici e professionali. it-IT Editoriale 2023-06-28T12:16:49+02:00
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Tutti i ragazzi devono fare prima il liceo: alla proposta di Calenda rispondono la Lega di Salvini e Forza Italia

Fa discutere la polemica iniziata dalle parole di Calenda sui licei: per la Lega di Salvini e Forza Italia servono più istituti tecnici e professionali.

Redazione Universo Scuola
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In tempi di campagna elettorale - soprattutto se brevissimi come in questa estate - ogni tema può generare polemiche che si protrarranno fino alla data del voto. E il mondo della scuola non fa differenza. Alcune dichiarazioni di Carlo Calenda sui licei e sugli istituti professionali, infatti, non sono piaciute a diversi esponenti del centrodestra.
Cerchiamo di capire cosa è successo.

Tutti i ragazzi facciano prima il liceo: la proposta di Calenda

Tutto parte dalle parole di Carlo Calenda sulla funzione dei licei e degli istituti professionali nella formazione dei ragazzi. Il leader di Azione ha ripreso alcune delle dichiarazioni rilasciate al Corriere della Sera nel mese di maggio.
Queste le sue parole:
"Smettiamola di trascurare il sapere non funzionale. Faccio una proposta, tutti i ragazzi di qualunque condizione sociale devono fare il liceo. Gli studi professionali devono essere rinviati a dopo."
La ratio di Calenda qui è abbastanza chiara: prima è necessario formare uomo e cittadino per poter formare - in seguito - anche il lavoratore. Continua il segretario di Azione:
"In una società del benessere, fino a 18 anni si imparano arte, storia, musica, cultura, cose che daranno un vantaggio competitivo dopo e, che, soprattutto, eviteranno la frustrazione che deriva dall'essere incanalati verso una professione e senza avere altro mondo che non stare sui social e comprare cavolate."

Più tecnici, professionali e alberghieri: la risposta della Lega di Salvini

Il primo muro arriva direttamente dalla Lega, che con il sottosegretario Rossano Sasso rivendica il lavoro svolto dal Governo Draghi soprattutto sugli istituti tecnici e professionali:
"Trattare in modo arrogante tutti i dirigenti scolastici, gli insegnanti e gli studenti che non frequentano un liceo è inaccettabile e non è degno di chi aspira a un ruolo nelle Istituzioni."
Per Sasso, è un insulto pensare che gli studenti degli istituti tecnici e professionali non siano in grado di leggere un libro e abbiano necessariamente bisogno di una formazione da liceo.
Fa eco al sottosegretario all'istruzione del governo dimissionario anche il segretario della Lega. Secondo Matteo Salvini la proposta di Calenda è una sciocchezza, e anzi
"sulla scuola faremo l'opposto di quello che sostiene Calenda: vogliamo più specializzazioni, più istituti tecnici, professionali e alberghieri collegati con il mondo del lavoro."
Al netto dell'elenco - peraltro non uno dei più lunghi a firma Salvini - le parole del segretario della Lega sono in linea con il progetto del centrodestra sulla scuola. Fondamentale sarà il collegamento con il mondo del lavoro, nonché i PCTO o alternanza scuola lavoro e l'orientamento.

Proposta sbagliata e anacronistica: la posizione di Forza Italia

Oltre che in mezzo alla campagna elettorale, la proposta di Calenda - con relative polemiche - ha visto la luce proprio nel periodo in cui è stata approvata la riforma degli ITS Academy.

Dai nuovi Istituti Tecnologici Superiori parte la polemica di Forza Italia contro la visione di Carlo Calenda. Secondo la responsabile scuola di FI Valentina Aprea, infatti:
"È una proposta sbagliata e anacronistica che porterebbe ad aumentare ulteriormente la dispersione scolastica e formativa già molto alta nel nostro Paese e azzererebbe l'Istruzione e Formazione Professionale delle Regioni."
A garantire il pieno successo formativo e un alto grado di occupabilità, per Aprea, sono soltanto percorsi secondari e superiori distinti ma con pari dignità educativa, culturale e professionale.

Da una parte, quindi, c'è il richiamo al VET System europeo con qualifiche e diplomi professionali di primo, secondo e terzo livello. Dall'altra, invece, la stoccata a Maria Stella Gelmini, ex collega di partito adesso approdata proprio in Azione:
"Stupisce che Calenda abbia ripreso in queste ore una dichiarazione fatta nello scorso maggio al CorSera, anche dopo l'arrivo in Azione di Gelmini, che finora ha sostenuto ed operato nella direzione esattamente opposta secondo la visione vincente ed europea di Forza Italia."

Tutti gli studenti facciano prima il liceo: perché questa polemica?

Qual è la ratio di queste polemiche estive su un cambiamento che - anche a uno sguardo superficiale - appare estremamente profondo per la scuola?

La chiave di lettura sta nel concetto di "posizionamento". Tutte le forze politiche, FdI a parte, vengono da un'esperienza di Governo in cui dovevano sostenere le politiche dell'esecutivo Draghi e, al tempo stesso, marcare una seppur minima differenza dalle altre.

Adesso, con meno di due mesi alle elezioni, il processo si è velocizzato di colpo. Tutti i partiti devono necessariamente differenziarsi. Questo spiega le proposte di Calenda - non l'esito in sé, ma la sua visione del mondo - ma anche le risposte di Lega e Forza Italia.

Se Azione vuole proporsi come il polo liberale della classe media, la Lega vuole recuperare il rapporto con il mondo del lavoro e soprattutto delle imprese. Forza Italia invece fa richiami all'Europa e al governo Draghi che ha approvato gli ITS Academy, nel tentativo di mostrarsi come l'ala moderata di un centrodestra a trazione Meloni e quindi di avvicinare gli elettori di centro. O, quantomeno, non farli allontanare proprio verso Calenda.

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