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Prove Invalsi e risultati disastrosi: i maturandi hanno le competenze previste per la terza media. FdI propone l'eliminazione. it-IT Editoriale 2022-07-08T11:56:13+02:00
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Prove Invalsi, risultati scadenti e deludenti. FdI: test inutili che sperperano denaro pubblico

Prove Invalsi e risultati disastrosi: i maturandi hanno le competenze previste per la terza media. FdI propone l'eliminazione.

Redazione Universo Scuola
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Dopo lapubblicazione dei risultati delle prove Invalsi, la situazione attuale della scuola italiana appare (tristemente) chiara: la disuguaglianza tra nord e sud rimane netta e, facendo un confronto con i dati pre-covid, mentre la scuola primaria mantiene una posizione positiva, a calare sono scuola media e scuola superiore.

I risultati più negativi in assoluto sono in matematica, sia per la quinta elementare, sia per la terza media. A preoccupare maggiormente, poi, è la constatazione che 1 maturando su 10 è riuscito ad acquisire le competenza di terza media e che il 60% degli studenti di Sicilia, Campania e Calabria non ha raggiunto neanche la sufficienza.

Le carenze maggiori riguardano la scuola superiore

A fronte degli esiti disastrosi, è lecito chiedersi a cosa siano serviti, allora, ben 5 anni di scuola superiore se il 52% degli studenti non è riuscito a raggiungere un livello adeguato in italiano. In poche parole, significa che almeno il 48% ha lacune in lettura, comprensione, scrittura ed elaborazione di un testo.

Ma non solo: appena 1 maturando su 2 è riuscito a ottenere un punteggio dignitoso in matematica, mentre solo il 52% è stato in grado di acquisire la competenza linguistica B2 per la lettura inglese.

Se si fa un confronto con i dati pre-pandemia il calo è drastico, sicuramente migliore rispetto all'anno scorso, ma questo non è di grande consolazione, anzi, non fa altro che mettere in luce i numerosi problemi che da sempre caratterizzano l'istruzione italiana: una didattica poco coinvolgente, che non rende adeguatamente attivi e partecipi gli studenti; una matematica fin troppo odiata dalla maggior parte dei ragazzi, perché resa troppo difficile e troppo ostile; il contesto socioculturale di provenienza; i pochi stimoli provenienti dalla famiglia; la condizione di pendolarità; le difficoltà di carattere economico.

Non a caso, proprio quest'anno si è registrato un forte aumento dei cosiddetti "studenti fragili", che richiedono un'attenzione pedagogica particolare. Quest'ultima però, fin troppo spesso, si rivela inefficace perché affidata a personale non specializzato che, anche volendo, non è in grado di aiutare realmente gli studenti a recuperare almeno le competenze di base.

Detto ciò, le prove Invalsi hanno fatto luce su un fenomeno del tutto nuovo: la "dispersione implicita", che coinvolge quegli studenti che sono presenti fisicamente a scuola ma che, alla fine, non riescono a raggiungere gli obiettivi previsti dalle Indicazioni Nazionali.

La polemica di FdI

Le prove Invalsi sarebbero inutili e servirebbero solo a sprecare denaro pubblico. Questo è quanto affermato da Ella Bucalo e Paola Frassinetti, deputate di Fratelli d'Italia, dopo la pubblicazione dei risultati.

Secondo le due esponenti, dare la colpa alla pandemia è un semplice alibi, che nasconde gravi incompetenze da parte del sistema scolastico. Le prove Invalsi, quindi, non avrebbero fatto altro che confermare l'ovvio, una situazione presente molto prima del Covid che, negli esiti deludenti, non avrebbe alcuna colpa (se non in minima parte).

Di conseguenza, sia Bucalo che Frassinetti sostengono che si potrebbero benissimo eliminare questi test dirottando il denaro pubblico su problematiche più urgenti, come l'assunzione dei precari, le classi pollaio, la correzione dei quiz somministrati per il reclutamento del personale scolastico e così via.

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