Il fine settimana che verrà sarà quello decisivo per le questioni legate ai cinque referendum sulla giustizia nonché per i candidati alle elezioni amministrative. Queste ultime, in particolare, riguarderanno 4 capoluoghi di Regione (Genova, Palermo, Catanzaro e L'Aquila) e 22 capoluoghi di Provincia (Alessandria, Asti, Barletta, Belluno, Como, Cuneo, Frosinone, Gorizia, La Spezia, Lodi, Lucca, Messina, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Taranto, Verona e Viterbo).
I seggi, ubicati nelle sedi scolastiche, resteranno aperte per l'intera giornata di domenica (dalle ore 7.00 alle ore 23.00). Lo spoglio partirà dunque dai referendum per poi passare, nella giornata di lunedì 14, alle votazioni comunali ed eventuali circoscrizionali.
Seggi elettorali: quali scuole?
Il Decreto del Ministero degli Interni che risale al 15 luglio 2021, disponeva la facoltà dei Comuni di individuare sedi alternative a quelle scolastiche per lo svolgimento delle elezioni. Malgrado ciò, sebbene i sindaci possano assumere poteri prefettizi nell'indicare ulteriori sedi, sarà estremamente diffuso l'utilizzo dei locali scolastici per queste due giornate, con tutte le relative annesse conseguenze sulle attività didattiche.
In questi casi sono posti in capo ai Comuni gli obblighi di pulizia e predisposizione dei locali, così come pure la decisione di chiudere l'intero istituto, di un singolo plesso o sede o di procedere con la sospensione dell'attività didattica. Vediamo tutti gli aspetti nel dettaglio.
Funzionamento dei locali
Il Comune ha l'obbligo di predisporre al meglio i locali destinati alle votazioni, cioè verificare ed intervenire in vista del loro perfetto funzionamento nonché predisporsi per la pulizia degli stessi una volta terminate le elezioni. Il personale ATA è escluso dall'assurgere a tali compiti a meno che non stabilito dal Comune mediante un accordo che preveda un corrispettivo economico e relativo riposo compensativo.
Chiusura della scuola o plessi ubicati in sedi diverse e apertura della principale in altro comune
Vengono sospese tutte le attività legate alla didattica delle sedi ubicate in comuni diversi tranne che quelle da svolgersi nella sede principale. In questi casi, il personale docente ed ATA impiegato nelle sedi succursali non hanno l'obbligo di prestare il proprio servizio in quella principale, eccetto disposizioni legate ad una eventuale necessità.
Apertura della sede centrale e chiusura plessi nello stesso comune della principale
Nella sede centrale vengono mantenute intatte tutte le attività didattiche; nelle altre sedi, invece, vengono sospese. Anche in queto caso vale la regola sopra illustrata e cioè che sia il personale docente che ATA non interessato non è tenuto a prestare il proprio servizio salvo "effettive esigenze di funzionamento".
Chiusura di una parte dell'edificio con apertura della presidenza e della segreteria
Qualora dovesse verificarsi il caso in cui venga utilizzata una sola ala dell'edificio scolastico, vige la sospensione delle attività didattiche. I docenti, anche in questo caso, sono esentati dagli obblighi d'insegnamento ma non dalla partecipazione ad eventuali - e già programmate dal piano annuale - attività funzionali e collegiali, da espletare secondo le compatibilità d'orari nella fruizione dei locali.
Diverso è ciò che accade per il personale ATA, per il quale è previsto il servizio, data la contestuale apertura della presidenza e della segreteria.
Chiusura di un solo piano dell'edificio
In questo caso, ricorrente soprattutto per quegli istituiti che siano Comprensivi, le lezioni si svolgeranno soltanto per gli alunni ubicati nel settore non interessato. Ciò tenendo presente che generalmente un piano o un'aula coincide quasi sempre con un grado di istruzione. Il personale ATA svolge regolare servizio secondo queste nuove esigenze.
Chiusura della scuola con presidenza e segreteria ma non di altre sedi o plessi
Accade, in questi casi, che le attività didattiche siano sospese per alunni e docenti e il personale ATA non effettua alcun servizio. Nelle altre sedi, invece, resta tutto invariato sebbene disciplinato da "criteri definiti in fase di contrattazione". Il personale in servizio dovrà eventualmente far fronte alle esigenze delle succursali aperte.