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Il rinnovo contratto 2022 garantirà arretrati a dicembre, ma bisogna guardare al futuro. Cruciale la revisione dell'ordinamento professionale del personale ATA. it-IT Editoriale 2022-11-24T09:16:53+01:00
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Rinnovo contratto 2022. Soddisfazione per gli arretrati, ma ora uno sguardo al futuro. Revisione ordinamento professionale ATA

Il rinnovo contratto 2022 garantirà arretrati a dicembre, ma bisogna guardare al futuro. Cruciale la revisione dell'ordinamento professionale del personale ATA.

Redazione Universo Scuola
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Tutto fatto per il rinnovo contratto scuola 2022. Dopo la discussione sulla Legge di Bilancio, il contratto arriva infatti ufficialmente al Consiglio dei ministri. Il provvedimento è figlio di una lunga trattativa tra sindacati e istituzioni e permetterà ai professionisti della scuola di ricevere arretrati e adeguamenti già a dicembre. Rimangono però dei nodi da sciogliere per il futuro.

D'Aprile di Uil Scuola fa il punto della situazione: stabilità lavorativa, normativa e altre risorse

Giuseppe D'Aprile, segretario generale di Uil Scuola accoglie in maniera favorevole il rinnovo del contratto che produrrà quantomeno un risultato immediato per docenti e personale ATA, con l'erogazione degli arretrati e degli adeguamenti direttamente nel cedolino di dicembre.

Servono però ulteriori investimenti nel campo dell'istruzione. D'Aprile ne è consapevole e ricorda che proprio nei momenti di crisi bisogna puntare sulla scuola e sul sapere, per produrre un miglioramento sociale tangibile.

Ecco perché le trattative devono continuare e devono vertere sulle questioni riguardanti la stabilità del lavoro, la normativa che definisce gli istituti contrattuali e il ritrovamento di ulteriori risorse per l'intero personale scolastico. A questo proposito si ricorda che ci sono già 300 milioni destinati alla valorizzazione professionale dei lavoratori della scuola, che sono rimasti fuori dall'attuale rinnovo.

D'Aprile ha concluso il suo intervento dichiarando la ferma intenzione di continuare sulla strada tracciata, così da arrivare a soluzioni attente e rispettose nei confronti dei diritti del personale scolastico.

Revisione dell'ordinamento professionale del personale ATA: i punti fondamentali

La revisione dell'ordinamento professionale del personale ATA è uno dei punti fondamentali per il futuro della scuola. Già a maggio 2022 infatti l'ARAN ricevette dal ministro della pubblica amministrazione Brunetta l'atto di indirizzo che ne delineava l'esigenza.

La necessità di revisionare l'ordinamento professionale del personale ATA è conseguenza dei nuovi compiti e mansioni che investono i professionisti a seguito dei cambiamenti della scuola in merito ad autonomia e tecnologia.

La commissione paritetica ha ricevuto l'incarico di curare la revisione dell'ordinamento professionale già dopo la sottoscrizione del CCNL 2016/2018 (art.34). In particolare la commissione paritetica deve:

  • Compiere una valutazione sull'efficacia del sistema riguardante l'organizzazione del lavoro, delle funzioni e della struttura della scuola;
  • Verificare le declaratorie di area in base a come cambiano i processi lavorativi a seguito delle innovazioni e delle nuove tecnologie;
  • Valutare la possibilità di istituire nuove figure professionali per supportare il cambiamento organizzativo della scuola;
  • Incentivare comportamenti innovativi compatibili con la sopracitata evoluzione dell'istituzione scolastica.

Già il primo dicembre l'ARAN e le parti sociali si incontreranno per discutere di alcuni punti di interesse normativo, con la speranza che laparte amministrativa possa concludersi, come già quella economica, nel 2022.

Tra i punti di discussione si ricordano:

  • Attualizzazione dei titoli di studio richiesti per accedere ad alcuni profili;
  • Progressione tra aree, con esclusione dell'area D del DSGA;
  • Accorpamento dell'Area A e dell'Area AS corrispondenti rispettivamente al collaboratore scolastico e al collaboratore scolastico dell'azienda agraria;
  • Introduzione del lavoro agili complementare, ovvero non in alternanza del lavoro in presenza;
  • Valorizzazione del personale DSGA e risoluzione per via contrattuale di quegli assistenti amministrativi che svolgono la funzione di DSGA.

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