Gli ultimi aggiornamenti in merito al rinnovo del contratto scuola riferiscono che la parte economica sia stata archiviata con ulteriori stanziamenti per il personale docente e che, adesso, bisogna passare alla chiusura della parte normativa. La trattativa riprenderà la prossima settimana, a partire dal 24 gennaio, e l'ARAN ha già proposto la tutela del personale scolastico di segreteria alle prese con una transizione di genere.
Rinnovo contratto e parte economica
Il Ministero dell'Istruzione e del Merito, per quanto riguarda gli aumenti degli stipendi, renderà subito erogabili 300 milioni di euro riferiti alla RPD (retribuzione professionale docenti), cioè quelle risorse già previste dalla Legge di Bilancio 2022 e inizialmente stanziate per la valorizzazione del merito.
Ci sarebbero, poi, altri 100 milioni una tantum che finiranno nella componente fissa della retribuzione accessoria di docenti e personale ATA per il 2023, così distribuiti:
- 85,8 milioni di euro per i docenti;
- 14,2 milioni di euro per ATA.
Rinnovo contratto scuola e parte normativa
In merito alla parte normativa, invece, al momento c'è una situazione di stallo per via di una divergenza di opinioni tra ARAN e sindacati, soprattutto per quanto riguarda la valorizzazione del personale DSGA e i nuovi profili ATA. Nello specifico, il diverbio riguarda il riordino dei profili professionali: secondo ARAN bisognerebbe eliminare le posizioni economiche ATA, ma i sindacati sono contrari.
Il sistema proposto dall'ARAN si baserebbe su una classificazione distinta su quattro aree:
- area dei collaboratori, uguale al passato;
- area del collaboratore esperto, un'innovazione che si presenterebbe come un freno per i passaggi dall'area A all'area B, dato che richiede il passaggio da A ad AS prima di passare in B;
- area degli assistenti che, eliminando l'area C, condannerebbero gli assistenti a rimanere nella loro area di appartenenza;
- area delle elevate qualificazioni (EQ), che prevederebbe incarichi a tutti gli appartenenti alla nuova area (sia vecchi che nuovi) conferiti dall'Ambito Territoriale e garantiti solo in assenza di posti da DSGA. L'incarico deve essere obbligatoriamente accettato.
Tre diverse posizioni DSGA
A questo punto, si delineano tre diverse posizioni di DSGA:
- gli storici, cioè coloro che lo sono già;
- i nuovi, cioè gli ex DSGA ff;
- coloro che verranno assunti a seguito delle nuove procedure concorsuali.
Identità alias per gli assistenti amministrativi
Per il personale ATA, poi, ci sarebbe un'ulteriore novità, cioè l'introduzione dell'identità alias per chiunque abbia avviato una transizione di genere. Dato che il passaggio da un genere all'altro richiede spesso molto tempo, l'ARAN vorrebbe evitare ulteriori disagi e discriminazioni prevedendo un'identità alias al posto del nominativo ufficiale.
In questo modo, potrebbero essere modificati i cartellini di riconoscimento o le credenziale delle email, mentre rimarrebbero invariati gli altri documenti (come le busta paga).
La proposta di ARAN, al momento, vale solo per i lavoratori ATA assistenti amministrativi e non coinvolge il personale docente.