Dopo la firma dell'accordo politico e dell'accordo economico fra Ministero dell'Istruzione e del Merito, organizzazioni sindacali e ARAN, sembra chiusa la questione relativa al rinnovo del contratto scuola. In attesa del passaggio obbligato al MEF, al CdM e alla Corte dei Conti, vediamo quali sono tutte le indicazioni in merito a:
- beneficiari degli aumenti di retribuzione;
- situazione dei dipendenti a tempo determinato e dei pensionati;
- tempistiche riguardanti il pagamento degli arretrati;
- le prossime scadenze.
CCNL 2019-2021 e aumenti: tutto il personale scolastico interessato
Sono interessati dal nuovo CCNL 2019-2021 oltre un milione di lavoratori del comparto istruzione e ricerca. Di questi, oltre 850 mila sono insegnanti. I beneficiari sono tutti i dipendenti delle istituzioni scolastiche ed educative, ossia:
- scuole statali dell'infanzia, primarie e secondarie;
- istituzioni educative;
- altri tipi di scuola statale.
Ciò vuol dire che sono compresi nell'accordo firmato dai sindacati tutti i dipendenti a tempo indeterminato e determinato in servizio nel periodo dall'1 gennaio 2019 al 31 dicembre 2021. Di conseguenza, riceverà gli arretrati anche il personale che nel frattempo è andato in pensione.
Fra gli impegni presi sul piano politico dal Ministro Valditara, però, ci sono anche:
- la disponibilità di 100 milioni di euro per il 2022 destinati alla componente fissa della retribuzione accessoria, suddivisa in 85,8 milioni per i docenti e 14,2 milioni per il personale ATA;
- fondi pari a 89,4 milioni di euro per gli incrementi del personale docente e 14,2 milioni di euro per incrementi del personale ATA, a decorrere dal 2022;
- l'impegno dell'esecutivo a reperire ulteriori risorse da destinare alla retribuzione tabellare.
Si guarda alla prossima legge di bilancio per quest'ultima voce.
Arretrati per personale a tempo determinato e pensionati: come funzionano?
Come abbiamo accennato nel paragrafo precedente, gli arretrati del contratto scuola spettano anche ai supplenti e ai dipendenti che sono andati in pensione. Nel primo caso, ancora l'accordo non fa distinzione fra contratti al 31 agosto e contratti al 30 giugno. Nonostante ciò, e in attesa di aggiornamenti, gli arretrati verranno corrisposti in misura proporzionale ai mesi in servizio durante il periodo considerato dal nuovo CCNL.
Uguali garanzie ci sono anche per tutti quei lavoratori della scuola che, nel frattempo, sono andati in pensione. A costoro spettano arretrati per il periodo in servizio compreso fra il primo gennaio 2019 al 31 dicembre 2021.
In questo caso, tuttavia, non verrà ricalcolata soltanto la retribuzione percepita nella vacanza contrattuale ma anche:
- il Trattamento di Fine Rapporto;
- l'ammontare della pensione.
Al netto delle cifre, che in quest'ultimo caso saranno comunque irrisorie, l'effettivo pagamento potrebbe non essere immediato. Se, come vedremo, i dipendenti scolastici riceveranno gli arretrati a dicembre 2022, per i supplenti e i pensionati l'attesa sarà di qualche mese.
Pagamenti entro dicembre: tempistiche dell'emissione speciale per il CCNL 2019-2021
Come abbiamo segnalato in un approfondimento dedicato, per il personale scolastico a tempo indeterminato i pagamenti avverranno nel mese di dicembre 2022. La liquidazione degli arretrati non sarà tuttavia compresa nel cedolino di dicembre, emesso da NoiPA il 25 novembre con valuta sui conti il 15 dicembre.
Al contrario, i pagamenti avverranno intorno al 15 dicembre con valuta sul conto corrente prima di Natale, mediante un'emissione speciale della Ragioneria dello Stato. Tutta la procedura è automatica e non ci sarà alcun bisogno di presentare domanda o rivolgersi a strutture intermedie.
A tale proposito, rimandiamo qui alle tabelle con gli aumenti per il personale docente e il personale ATA.
Per Valditara una "giornata storica", in attesa dell'ok della Corte dei Conti al nuovo contratto
Si è detto soddisfatto per l'accordo raggiunto il Ministro dell'Istruzione e del Merito. A commento di una vera e propria giornata storica, Valditara ha confermato:
"Con questo accordo otteniamo lo sblocco di risorse per Natale e, grazie anche alle risorse aggiuntive di 100 milioni deliberate nel decreto legge, l'implementazione di un aumento medio dello stipendio dei docenti pari immediatamente a 100 euro mensili, e a regime a quasi 120 euro mensili"
Per l'entrata in vigore effettiva del nuovo contratto scuola, tuttavia, bisognerà attendere ancora diversi passaggi. Il testo dell'accordo aspetta l'approvazione del Ministero dell'Economia e un passaggio tecnico in Consiglio dei Ministri. Infine, la Corte dei Conti dovrà certificare il raggiungimento dell'intesa fra governo e sindacati, il tutto nei prossimi giorni. Secondo queste tempistiche, l'iter dovrebbe concludersi entro fine novembre e in tempo per l'emissione speciale di metà dicembre.