Universoscuola
Sono poche le adesioni agli scioperi indetti contro il green pass dall'inizio dell'anno scolastico. L'ARAN precisa i rischi e le sanzioni per chi non rispetta l'accordo sui servizi essenziali. it-IT Editoriale 2021-11-18T12:10:19+01:00
News

Sanzioni ai docenti e adesioni bassissime: il punto sugli scioperi della scuola

Sono poche le adesioni agli scioperi indetti contro il green pass dall'inizio dell'anno scolastico. L'ARAN precisa i rischi e le sanzioni per chi non rispetta l'accordo sui servizi essenziali.

Redazione Universo Scuola
  • Share
  • Facebook
  • Whatsapp
  • Twitter
  • Telegram
  • Linkedin

Come abbiamo riportato qualche giorno fa, i sindacati del comparto scuola si preparano a uno sciopero generale contro i programmi del Governo sull'istruzione. La questione principale riguarda gli investimenti previsti dalla Legge di Bilancio, che secondo la FLC CGIL e altre sigle mancherebbero il punto.

In attesa di capire come andrà l'incontro di oggi 18 novembre fra il Ministro Bianchi e i sindacati, vale la pena approfondire gli esiti degli scioperi finora proclamati.

Bassa adesione per gli scioperi all'inizio dell'anno scolastico

Gli scioperi avvenuti dall'inizio dell'anno 2021/2022 hanno riguardato per lo più la polemica sul green pass nei luoghi di lavoro. Rientrano in questa casistica:

  • lo sciopero proclamato da ANIEF per il 6 settembre 2021, con 6.734 adesioni e la percentuale del 0,99%;
  • la mobilitazione della Confederazione Sindacale Lavoratori Europei (CSLE) del 27 settembre, con 5.903 dipendenti che hanno aderito, lo 0,79%;
  • lo sciopero della FISI proclamato a oltranza dall'1 novembre al 15 novembre.

Quest'ultimo in particolare ha ricevuto soltanto 5 adesioni fra docenti e personale ATA. Una delle ragioni per ricordarlo è la delibera della Commissione di Garanzia, secondo cui uno sciopero a oltranza va contro l'accordo per l'erogazione dei servizi essenziali. Per i cinque dipendenti della scuola che hanno partecipato l'assenza è stata ingiustificata.

Per concludere con le altre mobilitazioni di inizio anno scolastico:

  • lo sciopero del 28 ottobre, indetto dalla Smart Workers Union contro i provvedimenti del Ministro Brunetta, ha ricevuto soltanto 902 adesioni;
  • lo sciopero generale proclamato da Unicobas e altri sindacati di base per l'11 ottobre è l'unico ad aver avuto un'adesione oltre l'1%.

Per la precisione, hanno aderito 12.614 fra insegnanti e dipendenti ATA, per una percentuale dell'1,25%.

Se FLC CGIL e gli altri sindacati unitari decideranno di proclamare uno sciopero generale, potrebbe ricevere un'adesione maggiore visti i soggetti coinvolti. Sarebbe il primo su grande scala dopo le mobilitazioni contro la Buona Scuola di Renzi.

Limite ore per lo sciopero dei docenti: cosa succede se viene superato

In quanto servizio essenziale, il diritto allo sciopero degli insegnanti è regolato dall'Accordo sulle norme di garanzia firmato il 2 dicembre 2020. Nel documento vengono indicate le prestazioni che sono considerate indispensabili ma, soprattutto, si fissano i criteri per il personale tenuto a garantirle.
Entra nel merito l'ARAN, l'Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, secondo la quale:
"L'accordo registra un incremento delle prestazioni indispensabili sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo. [...] Per tale ragione era ed è presente un limite individuale al numero di ore di sciopero che possono essere effettuate nel corso dell'anno dal personale scolastico (docente ed ATA), differenziato a seconda del grado di istruzione."Nello specifico, il limite alle ore di sciopero si configura in:

  • 40 ore individuali, cioè 8 giorni, per anno scolastico nelle scuole primarie e dell'infanzia;
  • 60 ore individuali, cioè 12 giorni, per anno scolastico negli altri ordini e gradi di istruzione.

Nell'accordo è presente anche un ulteriore correttivo per il mantenimento del servizio essenziale istruzione. In pratica, deve essere assicurata l'erogazione del 90% minimo dell'orario complessivo di ciascuna classe. La legge n. 146/1990, modificata e integrata dalla legge n. 83/2000, stabilisce anche le sanzioni per il personale che non rispetta l'erogazione del servizio essenziale. Sono proporzionate alla gravità dell'infrazione, ma non riguardano le misure estintive del rapporto o quelle che comportano suoi mutamenti definitivi. TFR e pensioni non sono contemplati nelle sanzioni ma, come precisa la legge:
"In caso di sanzioni di carattere pecuniario, il relativo importo è versato dal datore di lavoro all'Istituto nazionale della previdenza sociale, gestione dell'assicurazione obbligatoria per la disoccupazione involontaria."

Articoli correlati:

Redazione Universo Scuola

Siamo un gruppo di appassionati ed esperti nel campo dell'istruzione e del copywriting, uniti dalla missione di fornire al personale scolastico informazioni, guide e approfondimenti di alta qualità. Il nostro obiettivo è diventare il punto di riferimento professionale per docenti, personale ATA e dirigenti, aiutandoli a crescere e a eccellere nel loro ruolo.

Condividi l'articolo
  • Share
  • Facebook
  • Whatsapp
  • Twitter
  • Telegram
  • Linkedin

Newsletter

Resta aggiornato

Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere aggiornamenti sulle notizie migliori nella tua email

Formazione e tirocinio

Cosa posso insegnare

Articoli più letti