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Secondo la Commissione di garanzia e come confermato dal Ministero dell’Istruzione, è considerata assenza ingiustificata l’adesione allo sciopero indetto da FISI. Tutti i dettagli. it-IT Editoriale 2022-10-03T15:24:55+02:00
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Sciopero a oltranza contro il green pass: sarà considerato assenza ingiustificata

Secondo la Commissione di garanzia e come confermato dal Ministero dell’Istruzione, è considerata assenza ingiustificata l’adesione allo sciopero indetto da FISI. Tutti i dettagli.

Redazione Universo Scuola
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Continua a far parlare di sé lo sciopero a oltranza indetto dalla Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali. Proclamato dalle 00:01 del primo novembre e fino alle 23:59 del 15 novembre, lo sciopero ha come motivazione la:
difesa dei valori costituzionali minacciati da gravi eventi lesivi dell'incolumità e della sicurezza dei lavoratori, ovvero lavoratori soggetti a obbligo di vaccino e certificazione verde, sia pubblici che privati.In pratica, l'astensione dal lavoro riguarda sì la campagna vaccinale ma, soprattutto, l'obbligo di green pass sui luoghi di lavoro. Sono compresi tutti i settori privati e pubblici, compreso quindi anche il servizio pubblico essenziale dell'istruzione.
Si nota qui una posizione completamente opposta rispetto a quella di altre associazioni sindacali, come la FLC CGIL. Per la Federazione dei Lavoratori della Cultura, che ha chiesto un tavolo nazionale permanente sulla sicurezza dei lavoratori, è necessario dare delle indicazioni univoche su tutto il territorio piuttosto che criticare la campagna vaccinale.

Assenza ingiustificata e sanzioni: la delibera della Commissione di garanzia

Non si è fatto attendere il parere della Commissione di garanzia sullo sciopero indetto dalla FISI. In particolare, la delibera 21/256 chiarisce che l'azione del sindacato risulta estranea alla nozione stessa di sciopero come:

  • regolata dalla Costituzione nell'articolo 40;
  • confermata dalla Corte di Cassazione.

Come si può leggere nella delibera, questo sciopero ha un'estensione cumulativa e pertanto viola i limiti esterni e i limiti interni delle norme che ne regolano lo svolgimento. In breve, secondo la Commissione di garanzia la FISI ha proclamato una mobilitazione che non può rientrare nel diritto allo sciopero, con la conseguenza che
l'assenza dei lavoratori che aderiscano alla protesta deve ritenersi ingiustificata a tutti gli effetti di legge, con la possibilità, per le amministrazioni che erogano servizi pubblici essenziali, di attivare nei confronti dei lavoratori i rimedi sanzionatori per inadempimento, previsti dal diritto dei contratti.
Per quanto riguarda il mondo della scuola, la delibera della Commissione riguarda tutti quei casi in cui un insegnante o un dipendente aderisce allo sciopero e non assicura il proprio servizio, come successo nella scuola materna Viani di Firenze.
A confermare il parere della Commissione di garanzia arriva anche la nota ministeriale n.47748 del 4 novembre 2021.

Non solo insegnanti: dal 15 novembre in sciopero anche i Dirigenti Scolastici

Oltre a quello proclamato dalla Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali, è previsto anche un ulteriore sciopero che va a colpire il comparto scuola.
In particolare, la mobilitazione è indetta dal sindacato Dirigenti Scuola a partire dal 15 novembre e riguarda i Dirigenti Scolastici per:

  • la condizione delle strutture per le quali non è stato ancora nominato un dirigente;
  • la questione del green pass e della campagna vaccinale.

Sono previsti sit-in, disobbedienza civile e anche sciopero della fame e della sete.

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