Il rientro a scuola sta venendo segnato dalle difficoltà già preventivate da sindacati e personale scolastico. Nonostante i buoni propositi del governo ,e l'aumento della copertura vaccinale, infatti la situazione contagi continua a essere critica.
Numerose classi con positivi devono ricorrere alla quarantena e alladad. Assenze che interessano sia gli alunni che il corpo docenti, mettendo di fatto a dura prova il regolare svolgimento dell'attività didattica.
Didattica a distanza e quarantena. La situazione generale
È doveroso premettere che non sono ancora disponibili dati precisi a livello nazionale. Le valutazioni si vanno dunque facendo man mano che le regioni forniscono i dati rilevati tramite il monitoraggio degli istituti del territorio.
Quella che emerge dalle prime rilevazioni personali è una situazione che appare problematica in tutto il territorio italiano, con una strategia votata alla chiusura a livello di singola classe piuttosto che di istituto (come in passato).
L'aumento dei contagi è sicuramente accentuato dal fatto che gli alunni delle scuole primarie non abbiano ancora una sufficiente copertura vaccinale, ma i disagi vengono riscontrati a tutti i livelli di istruzione.
Perentorio Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione nazionale presidi che, pur ribadendo l'assoluta volontà di tenere le scuole aperte ed evitare il ripetersi di lunghi periodi di dad, denuncia il rischio di un determinante peggioramento della qualità della didattica, a causa delle soluzioni miste che si stanno utilizzando.
Gli fa eco Walter Ricciardi, consulente del ministro Speranza il quale sottolinea come, vista la situazione attuale, per mantenere le scuole aperte serve un cambio di rotta, con provvedimenti e interventi più decisi
Le difficoltà dei docenti: sostituzioni e didattica mista
I contagi non risparmiano i docenti e le scuole si trovano in ulteriore difficoltà dovendo provvedere alla loro sostituzione, con il reclutamento dei supplenti che diventa problematico da gestire in maniera tempestiva e tempi così brevi.
Anche i docenti ancora presenti si trovano in difficoltà, alle prese con la sopracitata didattica mista. Secondo i gruppi Facebook più accreditati, una classe ogni due avrebbe almeno un positivo in classe, con conseguente attivazione di una dad parziale di non facile gestione.
I report regionali
Come detto sopra, i dati di cui si dispone al momento derivano dalle rilevazioni compiute dalle singole regioni: di seguito una panoramica.
Lombardia
L'Anp Lombardia stima un tasso di assenza tra il personale pari al 10%, con 1.000 sospensioni dovute al rifiuto dei dipendenti a vaccinarsi. In aumento l'autosorveglianza ma soprattutto la dad, con 1 studente su 10 che in tantissimi istituti ha già iniziato a seguire le lezioni online a causa di un contagio o un contatto con un positivo.
Una situazione prevedibile, conseguente ai 43.318 contagi rilevati tra gli under 18 nel periodo tra il 27 dicembre e il 2 gennaio.
Piemonte
Le stime parlano di 1 docente su 5 che rimane a casa in quarantena o isolamento cautelare. A mancare sono anche i supplenti e centinaia di classi ricorrono alla dad, anche in presenza di un solo positivo.
Si registrano anche difficoltà di connessione, come nel caso del liceo Berti, causate dall'elevato numero di studenti in dad.
Liguria
85 classi in quarantena nella sola Genova, con un aumento repentino dei contagi nel weekend, soprattutto tra i bambini più piccoli. Sono infatti 47 le classi di scuola primaria già in didattica a distanza, con una situazione altrettanto critica negli asili comunali con 210 contagi tra il personale docente, su un totale di 1.300 e 538 alunni positivi su circa 5.000.
Veneto
Salgono i contagi anche in Veneto. Il report del 13 gennaio segnava infatti 1.039 classi con almeno un positivo, di cui 254 in quarantena, per un totale di quasi 21mila studenti coinvolti, e quasi 5.100 di essi in dad. Una situazione che minaccia di peggiorare ancora e che secondo il presidente Luca Zaia attesta il fallimento delle misure di tracciamento.
Toscana
Circa 17.400 i nuovi casi di Covid tra i ragazzi in età scolare. Un numero in crescita continua a partire dal periodo natalizio e solo accentuato dalla riapertura delle scuole. Anche in questo caso l'aumento più netto si è verificato nelle scuole primarie, con più di 5.000 casi nell'ultima settimana. Sempre maggiore il ricorso alla dad in seguito alle quarantene.
Emilia Romagna
Non arrivano molte cifre dall'Emilia Romagna, ma si parla di 63 sezioni chiuse su 330 tra asili nido e scuole materne. Anche le superiori in difficoltà: quello che emerge, in attesa dei numeri ufficiali, è che in alcune scuole addirittura un terzo delle classi è attualmente in quarantena.
Lazio
Ben 7.000 le classi del Lazio in quarantena o auto-sorveglianza, con una media di 10 per istituto. Scuole come l'IC Francesca Morvillo dichiarano addirittura di non avere nessuna classe totalmente in presenza, con il 100% di esse in didattica mista a causa di almeno uno studente in quarantena: 25.000 infatti gli studenti assenti al rientro.
Puglia
Numeri incoraggianti vengono dalla Puglia, la regione con il più alto tasso di vaccinati nella fascia 5-11 anni, con il 40,6% dei bambini che ha ricevuto la prima dose. Solo 1.634 su 551.238 studenti della regione (lo 0.3%) sono infatti positivi.
Tra i docenti invece sono stati rilevati 171 casi di positività. Secondo i presidi i numeri sono leggermente più alti, con il 14% delle classi in dad o in didattica mista.
Campania
La Campania ha riaperto le scuole dopo il contrasto degli ultimi giorni tra Regione e Tar. Secondo i primi numeri, nelle scuole di Napoli centro si trovano 145 positivi e 570 in quarantena. Sul territorio regionale dovrebbero essere in totale tra le 2.000 e le 4.000 le classi in dad, su un totale di 43.700.