La vicenda della docente accoltellata ad Abbiategrasso, Elisabetta Condò, continua a far discutere. Lo studente responsabile è stato arrestato per tentato omicidio e la professoressa è in ripresa, ma la scuola è in un evidente momento di profonda crisi. Ieri 30 maggio il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara è stato ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta, provando a fornire un'analisi della situazione. Il ministro ribadisce l'esigenza di un'alleanza con i genitori, ma servono interventi risolutivi e strutturali.
Valditara intervistato a Porta a Porta sul caso della docente accoltellata ad Abbiategrasso
Nel corso dell'intervista rilasciata a Porta a Porta il ministro Valditara ha rivelato come dall'inizio dell'anno scolastico ad adesso, si sono verificate circa 5 aggressioni al mese verso i docenti. Un dato sicuramente preoccupante, segno di una situazione critica.
Valditara invita a non generalizzare. La scuola italiana è ricca di ragazzi meravigliosi, degni della fiducia e del supporto degli insegnanti. Il problema però persiste e non è nemmeno ascrivibile al semplice bullismo. L'Unione Europea sta infatti riscontrando un aumento della violenza giovanile a livello globale. Sembra che la società abbia proprio perso la cultura del rispetto.
L'accoltellamento di Elisabetta Condò è il segno di una perdita di autorevolezza del docente come figura istituzionale. Come risolvere la questione? Valditara torna a parlare di alleanza con le famiglie per responsabilizzarle e renderle più consapevoli. Secondo il ministro la situazione può migliorare solo attraverso una collaborazione attiva tra docenti, famiglie e studenti.
Orientamento e supporto psicologico
La ricetta di Valditara passa dall'orientamento e dal supporto psicologico. Nonostante i sondaggi parlino di uno scarso interesse per la nuova figura del docente tutor, Valditara si dice ottimista sul suo valore e sul ruolo positivo che avrà nel direzionare le scelte dei ragazzi. Studenti più consapevoli vivranno la scuola in maniera più serena, diminuendo la frustrazione e il disagio che può condurre a episodi come quello dell'accoltellamento della docente ad Abbiategrasso.
Sarà inoltre necessario potenziare lo sportello psicologico offerto nelle scuole. Oggi, seppur presente, le ore sono troppo poche e i professionisti non riescono a offrire un servizio soddisfacente.
Intervento psicologico per studenti. Strategia opportuna?
Il tema del supporto psicologico non mette però d'accordo tutti. Mentre Valditara la reputa una strategia fondamentale per aiutare i ragazzi in situazioni critiche, Il presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori Antonio Marziale ad esempio è in parte contrario. Non bisogna infatti secondo lui correre il rischio di psichiatrizzare la scuola e la società in genere. Non si può infatti attribuire la causa scatenante di questi casi alla devianza. Il problema infatti è sociale ed è lì che bisogna intervenire, promuovendo una formazione umanistica che porti a ripensare la stessa scuola, facendole guadagnare nuovamente autorevolezza.
Marziale concorda però sull'utilità dello sportello, che pur non essendo risolutivo, può aiutare i ragazzi ad affrontare i disagi. Ancora più utile sarebbe però migliorare la selezione dei docenti, così da avere un personale scolastico più preparato.